AGONY FACE – CLX Stormy Quibblings

Pubblicato il 26/11/2013 da
voto
7.5
  • Band: AGONY FACE
  • Durata: 00:45:00
  • Disponibile dal: 18/11/2013
  • Etichetta:
  • My Kingdom Music
  • Distributore: Audioglobe

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A distanza di circa due anni dall’esordio “CXVIII Monolithic Squeakings”, i death metaller lombardi Agony Face si ripresentano con una nuova opera ambiziosa, confermando quanto di buono era stato espresso allora e mostrando al contempo nuovi segni di evoluzione. Con “CLX Stormy Quibblings” i ragazzi dimostrano infatti di avere più che mai le idee chiare circa il loro impianto armonico e e sonoro. Se evidenti sono i sentori di certo death metal novantiano e di certe asperità progressive, il risultato finale è un suono personale, mai banale imitazione di vecchi o nuovi modelli, bensì  ispirata elaborazione di stimoli e suggestioni che dà come risultato un proprio riconoscibile suono. Ed è questa l’impronta che lascia una vera band. Le nove tracce del disco, registrate sapientemente con l’aiuto di Stefano Morabito (Hour Of Penance, Fleshgod Apocalypse, Eyeconoclast), colpiscono per l’affascinante dualismo che le caratterizza: la sensibilità delle melodie colora anche i riff più avvitati, mentre la sezione ritmica dona continuamente corpo e spessore, concedendosi finezze senza perdere mai di vista la potenza. Con questo lavoro la band si avvicina decisamente ad una piena maturità, smussando praticamente ogni spigolosità del suo sound, rendendolo più fluido e dirompente allo stesso tempo, armonizzato e altamente descrittivo nella sua visionaria e a tratti stravagante componente prog. In qualche caso si rintracciano delle lungaggini forse evitabili, ma quella degli Agony Face è un’impalcatura che assume solidità e stabilità, ancorandosi alla sostanza dei vecchi Death, agli scenari apocalittici incarnati dai Gorguts, così come alle derive bizzarre degli Atheist, senza appunto mai scordare una emotività e, a tratti, una linearità che oseremmo definire prettamente italiane. Gli Agony Face, in pratica, sono aspri e taglienti, ma sanno dosare i vari ingredienti del loro stile, evitando di perdersi più di tanto in partiture iper tecniche o in trame troppo enigmatiche; spesse volte i riff seguono le melodie e non viceversa, come sei ai Nostri importasse poco di quell’atmosfera di saturazione, al limite della claustrofobia, che certe formazioni invece amano concepire. Siamo davanti ad un modo diverso – ma ugualmente interessante – di affrontare la materia techno-death, in cui primeggiano uno spirito sornione e seducenti costruzioni armoniche. In definitiva, un notevole ritorno, per una band che dopo aver mosso i primi passi ha ora iniziato a correre.

TRACKLIST

  1. XVI The Sublimation
  2. XVIII Into the Keyhole
  3. XIV Ice, Smoke and Horses
  4. XV What? Chimera!
  5. CLX Quibblings
  6. XI Sophisticated Telescopes
  7. XVII Golden Waterfalls part IX
  8. XVII Golden Waterfalls part VI
  9. XII To (t)rust the T(rust)
3 commenti
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