6.5
- Band: AIRLINES OF TERROR
- Durata: 00:13:15
- Disponibile dal: 26/05/2022
- Etichetta:
- Visionaire Records
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Tornano gli Airlines Of Terror, a ben sette anni dal loro secondo album “Terror From The Air”, e lo fanno quasi a sorpresa, con un brevissimo EP che non stravolge quanto pubblicato in precedenza ma che di sicuro merita parecchi spunti di riflessione, perchè qualcosa di nuovo rispetto al passato si sente.
Ma facciamo un passo indietro: per chi se ne fosse dimenticato, visto il tempo trascorso, gli Airlines Of Terror sono la band formata dal polistrumentista e cantante Demian Cristiani, per breve tempo nei Novembre, nel 2004 e che da più di un decennio ormai vede militare nelle proprie fila il batterista Giuseppe Orlando (anch’egli ex Novembre, ora attivo con Inno e The Foreshadowing) e, acquisto invece recente, il chitarrista Alfonso Corace (Consummatum Est, ScreaMachine, ex Lunar Sea, ex Vidharr, ex 3rd Room); la loro proposta è sempre consistita in un grindcore piuttosto melodico, sporcato di thrash metal e suonato con un’attitudine che possiamo definire death’n’roll, condita da un immaginario strampalato, riuscendo a coniugare estremismo e scanzonatezza. I risultati ottenuti magari non avranno mai fatto gridare al miracolo, ma l’impasto sonoro creato dai romani nei dischi precedenti è sempre stato abbastanza fresco e divertente. Il nuovo “Requiem For Wings And Propellers” si basa sempre su un substrato grindcore, filtrato però da una forte sensibilità thrash di stampo voivodiano che si manifesta in riff irregolari ed architetture più complesse, e che oltre alla band canadese possono ricordare l’ultima versione dei Mastodon in versione estrema. Questa novità piace, in quanto sembra conferire alla musica suonata dal terzetto un tocco personale la cui mancanza era sembrata finora il loro più grande difetto.
Tredici minuti sono davvero pochi per cambiare le carte in tavola, ma sicuramente sufficienti per avere un’idea della direzione che verrà intrapresa; se quello che si è intravisto verrà confermato anche sulla lunga distanza, la scelta potrebbe essere azzeccata.
