AJATTARA – Lupaus

Pubblicato il 26/05/2017 da
voto
6.5
  • Band: AJATTARA
  • Durata: 00:35:02
  • Disponibile dal: 12/05/2017
  • Etichetta:
  • Svart Records
  • Distributore: Audioglobe

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I finlandesi Ajattara rinascono dalle proprie ceneri. Per chi se la ricorda, la band black metal di Helsinki è stata parecchio attiva all’inizio di questo millennio facendosi subito notare con un paio di discreti album. Poi nel corso degli anni le successive release non avevano lasciato il segno e la band è ben presto tornata nel semi anonimato sino allo scioglimento definitivo del 2012. Ma, come per magia, l’anno scorso si è riformata e ha rimesso in sesto le forze per dar vita a questo nuovo album intitolato “Lupaus”. Il ritorno degli Ajattara è stavolta convincente, evidentemente questa rinascita ha portato nuove energie in seno al gruppo che curiosamente ripresenta la medesima formazione ante scioglimento, anche se rispetto all’ultima release è cambiato necessariamente il batterista in quanto nel 2011 ci fu la scomparsa (per cause ancora ignote) del drummer Tonmi Lillman. Gli Ajattara partono subito fortissimo con “Saatanan Sinetti”, un brano black metal molto estremo per quello che è stato il loro trademark classico. La canzone è senza dubbio la migliore della release assieme all’altra inneggiante Satana, ovvero “Ave Satana”. Evidentemente la band è stata ispirata direttamente dal Signore delle Tenebre in questi frangenti. L’album gode di una buona produzione ed il sound del gruppo conserva ancora, come in passato, quel tocco tipicamente finlandese. Al sestetto nordico piacciono ancora i midtempo, le tastiere usate come tappeto per creare un’atmosfera di sottofondo e ci sono alcuni brani interessanti anche se gli Ajattara neanche con “Lupaus” riescono a raggiungere livelli trascendentali. . Piace molto peraltro il cantato screaming molto aggressivo di Ruoja, bravo come in passato e da sempre uno dei tratti caratteristici del gruppo. “Lupaus” è un album riconoscibile perché contiene tutti i tratti distintivi del caso, ma è un album discreto e poco più perché la band non riesce ad incantare con il suo midtempo melodico che in alcuni passaggi può ricordare gli svedesi Thyrfing, senza però la proverbiale carica epica della band di Stoccolma.  Su alcune parti, come nel brano “Suru”, troviamo anche un cantato più evocativo con la voce pulita, soluzione comunque sempre convincente: una soluzione potrebbe essere quella di sviluppare maggiormente le parti black metal magari velocizzandole ed inserire in maniera più convincente le magiche atmosfere mistiche della loro terra natia. Registriamo ad ogni modo il ritorno dei resuscitati Ajattara, sperando sempre che riescano in futuro ad incantarci.

TRACKLIST

  1. Saatanan Sinetti
  2. Ristinkirot
  3. Suru
  4. S.I.N.Ä.
  5. Amen
  6. Ave Satana
  7. Uhrilahja
  8. Lupaus
  9. Machete
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