ALCEST – Shelter

Pubblicato il 06/02/2014 da
voto
6.5
  • Band: ALCEST
  • Durata: 00:43:56
  • Disponibile dal: 17/12/2013
  • Etichetta:
  • Prophecy Productions
  • Distributore: Audioglobe

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Dalle ceneri dell’autodistruzione emotiva del fortunato album d’esordio e del successivo “Écailles De Lune”, Neige porta a compimento la sua personale opera di bonifica sonora purificando le proprie vecchie vesti sotto nuove luci fatte di una solarità accecante. Gli Alcest d’oggi non sono più la magnifica novità, sono ben lontani dagli acclamati riscontri dello scorso decennio; parliamo di un netto e contemplato cambio di rotta verso lidi di oniricità shoegaze e “pop”, tanto distaccati dagli influssi black di una volta quanto da quel mood d’inquietudine che ha fatto la loro fortuna. Precedentemente caratterizzata da toni adulti e in qualche modo ostili, su “Shelter”, la musica del progetto francese torna a ritroso nel tempo per (ri)scoprire momenti di un’infanzia indelebile e di un’adolescenza felice ma problematica, all’insegna di quella fragile spensieratezza quasi onirica confinata in un universo personale e inaccessibile, quel piccolo angolo di mondo fatto di ricordi, luci, odori e un’infinità di piccole e grandi sensazioni. Neige prova a comunicare questi stati d’animo all’ascoltatore, rendendolo partecipe di quelle diapositive passate che in qualche modo lo proteggono, lo mantengono integro dalla propria instabile fragilità. Potremmo pensare alla tracklist come un insieme di tanti piccoli episodi, di storie da raccontare, alcuni brevi aneddoti, racconti superficiali e troppo confusionari. Il singolo “Opale” e la seguente “La Nuit Marche Avec Moi” funzionano proprio da brevi e concise anticipazioni, incanalando tutto lo spirito del nuovo corso all’interno di strutture semplici ed efficaci, dove andamenti rock e atmosfere degne dei migliori Sigur Ròs si cibano di quei fantasmi metal invero sempre presenti. “Voix Sereines” è forse il miglior brano del lotto con i suoi fragili equilibri fatti di rarefatti scambi d’armonia e sublimazioni finali. Al contrario, c’è veramente poco di cui esaltarsi a fronte di episodi più “sperimentali” e “ricchi” dal punto di vista degli arrangiamenti come quelli posti in coda, fragili dipinti abbondanti di tematiche e caratterizzazioni, poco adatti a trasmettere quel calore e quell’umanità che sembravano essere al centro del disco. Un vero peccato. Il rifugio di Neige è il quarto tassello di un viaggio indubbiamente incentrato sulla fragilità, sull’insicurezza emotiva. Un’insicurezza che mai, come in questo caso, si manifesta nella sua forma più pura e reale, scrollatasi di dosso i tormenti rancorosi del passato e le sue inquietudini, ma ancora bisognosa di quel senso di conforto così difficile da trovare. Proprio per questo, molti potrebbero iniziare a spazientirsi.

TRACKLIST

  1. Wings
  2. Opale
  3. La Nuit Marche Avec Moi
  4. Voix Sereines
  5. L'éveil Des Muses
  6. Shelter
  7. Away
  8. Délivrance
5 commenti
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