7.0
- Band: ALESTORM
- Durata: 00:43:06
- Disponibile dal: 03/06/2011
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Anche gli Alestorm arrivano al fatidico crocevia del terzo album, capitolo comunemente considerato come la prova dell’effettiva qualità di un gruppo. Sebbene la squinternata ciurma “pirate metal” scozzese non abbia mai dimostrato di avere questi grandi numeri nè su disco, nè dal vivo, questa volta esce con un discreto lavoro che mostra diversi miglioramenti. “Back Through Time”, pur lasciando sempre trasparire sempre quel senso di goliardia proprio di una band che non si prende certo sul serio, rispetto ai precedenti due dischi appare più ispirato come songwriting soprattutto nei ritornelli e meglio curato negli arrangiamenti. L’album è anche piuttosto vario, sempre considerando la proposta musicale e le capacità non certo eccelse dei Nostri. Ecco dunque classici pezzi powereggianti come la titletrack o la più folk e tirata “Midget Saw”, entrambe tanto semplici quanto divertenti, a cui si affiancano episodi più vicini al thrash come “Shipwrecked” o “Buckrfast Powersmash”. In questi due ultimi casi il gruppo ha inserito riff thrashy e ritmiche aggressive che in parte seguono un’altra ciurma di pirati d’oltreoceano forse anche più alcolizzata e casinista: gli Swashbuckle con il loro comico “pirate thrash metal”. Sorprendente invece l’incursone in territori più estremi e quasi alla Dimmu Borgir della lunga e conclusiva “Death Throes of the Terrorsquid” nella cui seconda parte gli Alestorm inseriscono alla loro maniera ma con discreto successo una parte incline al black metal sinfonico. Non manca anche il classico pezzo lento e anthemico, nella fattispecie “Scraping The Barrel”, con la quale il gruppo risponde alle critiche di scarsa originalità soprattutto per via di quanto già fatto dai Running Wild venti e passa anni fa. In effetti, anche se nella recensione abbiamo più volte usato la parola “pirate”, gli Alestorm hanno un approccio totalmente diverso e molto meno serio della band tedesca capitanata da Rock n’ Rolf. Il loro obiettivo è semmai intrattenere con una simpatica e alcolica miscela di power metal, folk, arrangiamenti sinfonici di tastiera e thrash. Con “Back Through Time” ci riescono e per questo, piuttosto che muovere contro di loro facili critiche, preferiamo consigliarli a chi senza grosse pretese vuole passare quaranta minuti abbondanti con un ascolto piuttosto facile, immediato e soprattutto divertente.