ALICE COOPER – DaDa

Pubblicato il 28/09/1983 da
voto
7.5
  • Band: ALICE COOPER
  • Durata: 00:42:15
  • Disponibile dal: 28/09/1983
  • Etichetta:
  • Warner Bros

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Da un punto di vista discografico, nel 1983 Alice Cooper è morto. La Warner, dopo l’ennesimo flop non prova nemmeno a cercare di spremere qualcosa di vagamente commerciale dall’artista che un tempo dominava le classifiche. Non cerca di affiancargli l’ultimo produttore di grido o un nuovo collaboratore dalla penna d’oro, ma nonostante tutto ha diritto per contratto ad un nuovo album in studio, quantomeno per sciogliere il contratto che la lega all’artista e voltare definitivamente pagina. Alice, dunque, si rifugia nuovamente dal suo vecchio amico Bob Ezrin, che accetta di produrre l’album, con l’aiuto del fidato chitarrista Dick Wagner  (co-autore della totalità dei pezzi) ed una manciata di session man. Visto il disastro degli ultimi anni sarebbe lecito aspettarsi l’ennesimo album penoso, imbarazzante nei confronti di una carriera un tempo leggendaria, invece “DaDa” rappresenta un altro incredibile episodio ingiustamente dimenticato, almeno quanto “From The Inside”.
Senza alcun tipo di pressione da parte dell’etichetta e con le aspettative ridotte sotto lo zero, Alice, Ezrin e Wagner si chiudono in studio e mettono in musica qualcosa di talmente bizzarro e anomalo da risultare affascinante. Il cantante smette finalmente di parlare di argomenti insulsi (tipo Zorro…) e ritorna finalmente a nutrire la sua musica dei propri demoni. Demoni che, ricordiamolo, in quel momento sono ancora maligni e potenti, con il cantante che continua ad abusare del suo corpo senza rendersi conto di essere avviato verso il baratro. Ezrin, da parte sua, mette da parte le orchestrazioni, per abbracciare invece la tecnologia degli anni Ottanta, andando a disegnare le sue trame non più con gli archi quanto piuttosto con il sintetizzatore Fairlight. Bastano le prime note della titletrack per capire come le cose siano molto diverse in “DaDa”, rispetto ai due album precedenti: un’atmosfera sinistra, spettrale, con le tastiere ad accompagnare la voce di una bambina che ripete in maniera ossessiva ‘dada’. Da quel momento in poi una porta si spalanca su un mondo distorto, popolato da fantasmi, sonni inquieti e storie malate, degne del parco degli orrori del miglior Alice Cooper: “Enough’s Enough” procede inesorabile raccontando il turbolento rapporto tra un padre e un figlio; “I Love America” riporta in vita la graffiante ironia di Alice; “Scarlet And Sheba” rimescola le carte in tavola con un arrangiamento dal sapore mediorientale; fino ad arrivare a “Pass The Gun Around”, che chiude il cerchio con un colpo di pistola, prima di rievocare ancora il fantasma della bambina ascoltata in apertura.
Sarebbe bello poter raccontare un finale diverso, con “DaDa” giustamente esaltato come un’inaspettata rinascita di Alice, non solo artistica ma anche commerciale, ma è risaputo come il music business non sempre sia aperto alle sperimentazioni, soprattutto se strambe e malate come quelle di Alice Cooper. “DaDa” viene pubblicato nel settembre del 1983 e, semplicemente, viene ignorato da chiunque. Le vendite sono scadenti come sempre e la Warner può finalmente dare il benservito al cantante. Nessun tour, nessuna promozione… Lo stesso Alice finirà per inserire “DaDa” negli anni del black out, quelli di cui non ha nessuna memoria. Nessuna canzone verrà mai suonata dal vivo, né a ridosso della sua pubblicazione e nemmeno negli anni successivi. “DaDa” semplicemente non esiste, se non nella memoria dei fan più accaniti che continuano a scavare nei meandri della vasta discografia di Alice alla ricerca di gemme perdute. Con una carriera ormai finita, ad Alice non rimane che una cosa: provare a rimettere assieme i pezzi della sua vita.

TRACKLIST

  1. DaDa
  2. Enough's Enough
  3. Former Lee Warmer
  4. No Man's Land
  5. Dyslexia
  6. Scarlet and Sheba
  7. I Love America
  8. Fresh Blood
  9. Pass the Gun Around
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