ALICE IN CHAINS – Jar Of Flies

Pubblicato il 30/01/1994 da
voto
9.5
  • Band: ALICE IN CHAINS
  • Durata: 00:30:49
  • Disponibile dal: 25/01/1994
  • Etichetta:
  • Columbia

Spotify:

Apple Music:

Strana storia, quella di “Jar Of Flies”. Dopo aver dato alle stampe con “Dirt” il quarto asso nel pokerissimo di Seattle – insieme a “Nevermind”, “Ten” e “Badmotorfinger” – gli Alice In Chains partono per un tour mondiale nel 1993 che li vede protagonisti del Lollapalooza, salvo poi scoprire una volta rientrati a casa di non avere più un tetto sulla testa, essendo stati sfrattati per non aver pagato l’affitto.
La band, che nel frattempo per problemi di droga ha sostituito il bassista Mike Starr con Mike Inez, decide quindi di trasferirsi agli iconici London Bridge Studios di Seattle per affinare la chimica della nuova formazione e staccare (letteralmente) la spina dopo il tour, suonando quindi principalmente in acustico.
Quello che esce da una settimana intensa in studio, sono sette tracce autoprodotte che continuano il percorso del precedente EP “Sap” e al tempo stesso confermano la maturazione dei quattro, grazie anche all’apporto compositivo del nuovo entrato, il quale si rivelerà il perfetto partner in crime di Jerry Cantrell: il risultato supera ogni più rosea aspettativa, facendo di “Jar Of Flies” il primo EP a conquistare la vetta delle Billboard Chart, superando anche le vendite dello stesso “Dirt”.
L’allucinante viaggio semi-acustico – ben rappresentato nella foto di copertina, ispirata ad un esperimento di scienze con le mosche che aveva colpito un giovane Jerry Cantrell al punto da fornire ispirazione per il titolo dell’EP – comincia con il riff ipnotico di “Rotten Apple” che, insieme a stranianti effetti di chitarra rigorosamente analogici, accompagna la voce sempre più sofferta di Staley, la cui spirale autodistruttiva trova definitiva sublimazione nella successiva “Nutshell”: una ballad che trasuda solitudine e dolore, ideale epitaffio di una delle voci più belle del decennio resa immortale un paio d’anni più tardi nella versione registrata per “MTV Unplugged”.
Più elaborata la genesi di “I Stay Away”, con degli arrangiamenti di archi che si sovrappongo magistralmente alla chitarra di Cantrell, mentre “No Excuses”, scelta come primo singolo, porta una ventata di luce nelle atmosfere finora chiaroscure dell’album, celebrando l’amicizia tra Staley e Cantrell, qui a parti invertite dietro al microfono, sullo stondo d’inedite ritmiche sincopate. Similmente, dopo la breve strumentale “Whale & Wasp”, la premiata coppia duetta sulla melanconica country “Don’t Follow”, dove l’altra protagonista è l’armonica, prima della chiusura affidata all’ancor più peculiare “Swing On This”, che vira quasi sul jazz risultando tuttavia un po’ fuori dal coro se non fosse per l’ennesimo grido di dolore affidato ai testi di uno Staley sempre più sprofondato nel tunnel dell’eroina, al punto da costringere la band a cancellare il tour con i Metallica e la partecipazione a Woodstock 1994.
Anche se l’anno successivo ci sarà spazio per un ultimo full-length omonimo, “Jar Of Flies” resta l’ideale epitaffio artistico nonché per certi versi apice creativo degli Alice In Chains, capaci di scuotere le corde dell’anima anche fuori dal loro registro abituale.

 

TRACKLIST

  1. Rotten Apple
  2. Nutshell
  3. I Stay Away
  4. No Excuses
  5. Whale & Wasp
  6. Don’t Follow
  7. Swing On This
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.