ALKALOID – Numen

Pubblicato il 12/09/2023 da
voto
8.0
  • Band: ALKALOID
  • Durata: 01:10:11
  • Disponibile dal: 15/09/2023
  • Etichetta:
  • Season Of Mist

Spotify:

Apple Music:

Undici lunghi pezzi per un’ora e dieci di progressive metal: non è mai banale approcciarsi ad un lavoro di questo tipo, poiché gli argomenti da trattare sono tanti ed è probabile che si esca dal seminato o,  più semplicemente, che si rimanga abbagliati dalla forma a scapito della sostanza.
Partiamo quindi, a giovamento di chi non ha mai ascoltato la band, dal genere suonato: lo abbiamo definito ‘progressive metal’ per comodità e perché gli stessi componenti della band hanno l’hanno chiamato così, anche se questo termine non sembra rendere giustizia alla componente più puramente death metal, sempre presente in maniera massiccia e spesso preponderante rispetto ai tecnicismi ed alle strutture ricercate; ma mai come in questo caso non è importante dare un’etichetta quanto riconoscere i meriti di una band che ha il coraggio di spingersi oltre i sentieri già battuti.
Chi, invece, conosce già i bavaresi, saprà che gli Alkaloid sono una sorta di supergruppo costituito da ex ed attuali componenti di gruppi quali Obscura (ben tre membri su quattro), Necrophagist, Triptykon ed Hate Eternal (ma si potrebbe continuare all’infinito) e che, utilizzando la propria esperienza come base di partenza, ha cercato di espandere i propri orizzonti sonori senza porsi limite alcuno; la logica conseguenza è “Numen”, un album le cui basi, ripetiamo, sono saldamente death metal, ma che si contraddistingue per la più completa libertà espressiva, pieno di raffinatezze e di virtuosismi, studiato in ogni minimo dettaglio, ma anche pregno di una forte componente emotiva.
La voce di Morean, mente e fondatore della band, si destreggia tra growl e voci pulite stabilendo l’umore dei diversi momenti, mentre la sezione ritmica costituita dai veterani Grossmann alla batteria e Klausenitzer al basso (con quest’ultimo particolarmente in primo piano) è precisa e costante, e la chitarra di Münzner, il protagonista di ogni formazione technical death metal tedesca della storia, è riconoscibile al primo ascolto, non solo nel riffing ma anche nelle consuete divagazioni di stampo jazzistico.
La scrittura è contorta, eppure il songwriting risulta essere l’arma vincente: i brani sono legati tra loro da un filo conduttore – una sorta di viaggio attraverso un universo lovecraftiano, compiuto da un osservatore esterno che ha la possibilità di contemplare tutto l’orrore che si annida in questo mondo ultraterreno – e costituiscono un climax ascendente che funziona alla perfezione.
Il primo singolo “Clusterfuck” è diretto e carico di groove, con vibrazioni nu metal ed un ritornello alla Slipknot, non fosse per il lungo assolo che lo spezza in due; “Shades Of Shub-Niggurath” prosegue sulla falsariga ma suona più brutale e crea un senso di disagio ed inquietudine, poi amplificato dalle chitarre acustiche di “The Black Siren” e dalle melodie estranianti di “Numen”, a tratti vicina alla follia dei Portal. “A Fool’s Desire” parte suadente e delicata, nella parte centrale assume caratteri gotici in stile Sentenced per poi esplodere con tutta la sua rabbia. Uno dei momenti topici è sicuramente “The Folding”, che alterna riff pesantissimi, oscuri rallentamenti doom e momenti di angosciante silenzio, mentre la chiusura è affidata alla più rassicurante “Alpha Aur”, tredici minuti di puro prog a sancire la fine dell’incubo.
Gli Alkaloid non hanno mai scelto la strada più semplice e anche in questo caso tengono fede ai loro principi: “Numen” è un album che parte dalle radici di chi l’ha composto e si muove in direzioni differenti, concretizzazione di ciò che sono questi artisti in questo momento e ha tutti i numeri in regola per essere apprezzato sia da chi è fortemente legato agli Obscura sia da chi è in grado di coglierne l’evoluzione.
Tornando alla riflessione iniziale, qui la forma ha un ruolo fondamentale, ma di sostanza ce n’è veramente tanta.

TRACKLIST

  1. Qliphosis
  2. The Cambrian Explosion
  3. Clusterfuck
  4. Shades of Shub-Niggurath
  5. A Fool's Desire
  6. The Fungi From Yuggoth
  7. The Black Siren
  8. Numen
  9. Recursion
  10. The Folding
  11. Alpha Aur
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.