7.0
- Band: ALKERDEEL , GNAW THEIR TONGUES
- Durata: 00:19:00
- Disponibile dal: 01/01/2014
- Etichetta:
- Consouling Sounds
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Una singola traccia di diciannove minuti messa insieme da due entità borderline del metal estremo europeo per commemorare i dieci anni di attività di una label europea altrettanto borderline e validissima come la Consouling Sounds. Ecco la genesi e la ragion d’essere di “Dyodyo Asema”, traccia-mostro messa insieme dai pionieri dei così detti “raw-sludge” e “raw black metal”, i belgi Alkerdeel, e dallo strafamoso terrorista sonoro fiammingo Mories, qui celato dietro all’immondo e famosissimo moniker blackened noise di Gnaw Their Tongues. Cosa aspettarci da una alleanza simile? Semplicemente uno di quei supplizi sonori che non hanno né confine, né limite, né dignità, né onore. Orrori esponenziali, ingovernabili, ferali e completamente sfuggiti ad ogni controllo. La traccia inizia nei sepolcri e nelle fogne, trasloca poi nei manicomi e nelle sale di tortura per finire infine il proprio corso all’inferno. Si inizia con un coma profondissimo di bitumoso e suppurante sludge-doom dai tratti drone: minuto dopo minuto di uno strisciare e marcire implacabile che sembra il frutto dei Corrupted intenti a vomitare fuori una traccia noise. Piano piano l’anima punk e ingovernabile degli Arkeldeel esce fuori in maniera funesta, trasformando il coma dell’inizio in un inferno black metal, grazie a violentissime sferzate di blast beat e rasoiate di chitarra laceranti, mentre tutt’attorno Mories erige il suo famosissimo ronzio di immonda putrefazione blackened-noise. Nel finale tutto crolla e si sgretola in un tripudio di harsh-noise, blast beat e droning infernale capace di inghiottire in un sarcofago di pazzia anche le più inscalfibili ed equilibrate delle menti. In un unico bolo di immondizia e sofferenze di ogni sorta le due band hanno unito sotto lo stesso tetto Sunn O))) (quelli di “Black One”), Merzbow, Sutekh Hexen, Currupted, Leviathan, Xasthur, Locrian e Moss in maniera impeccabile. Avvilente, putrefattissimo e raccapricciante, non ci sono altre parole.