voto
6.5
6.5
- Band: ALKOHOLIZER
- Durata: 00:31:25
- Disponibile dal: 05/01/2010
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
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Con un nome del genere e la copertina qui raffigurata, cosa vuoi che suonino I sassaresi Alkoholizer? Ma thrash metal canonico con venature alcoliche, ovviamente! I nostri bravi isolani, infatti, si cimentano in un album chiaramente ispirato alle produzioni dei tedeschi Tankard. Suonano infatti thrash, ma non si prendono troppo sul serio. Spesso questa è una ricetta che produce buoni risultati: gli stessi che troviamo nella mezz’ora di “Drunk Or Dead…”. Passiamo all’analisi dei brani, anche se citarne uno piuttosto che un altro, non è operazione così efficace, considerata la buona qualità media delle composizioni. L’intro lascia subito spazio alle sfuriate al grido di “let the thrashing begin”. “Pay With Your Blood” si presenta subito incazzata e veloce e anche ben arrangiata grazie ai duetti chitarristici in sede di solo dei due addetti alla sei corde. “Sardinian Beer” è l’omaggio alla produzione locale a livello di testo, mentre musicalmente è un gran pezzo thrash metal, la summa del tributo ai Tankard, diremmo. “Age of Misery” ricorda i primi Kreator (l’inizio è fotocopiato da “Pleasure To Kill”), anche a livello vocale. Il cantato infatti è generalmente un buon mix dei mostri sacri del thrash metal tedesco, spesso più vicino ai Sodom. Buona anche la produzione, abbastanza pulita e dai suoni nitidi. Piacciono, tornando alle tracce, anche la velocissima “Resuscitate”, la crossover “Sick Orthopedic” (sembra di ascoltare i Municipal Waste), e l’accoppiata finale. “Thrash Metal” è l’ovvio tributo al genere, mentre, parafrasando la famosa canzone dei Destruction, troviamo un’onesta “Drinking Till Death”. Disco meritevole d’attenzione, dunque, frutto della passione dei nostri verso il genere. Il “sacrificio” sull’altare del thrash per i mostri sacri: “Drunk Or Dead…”.