7.0
- Band: ALL GOOD THINGS
- Durata: 00:57:39
- Disponibile dal: 20/08/2021
- Etichetta:
- Better Noise Music
Spotify:
Apple Music:
Papa Roach, Hollywood Undead, From Ashes To New, Escape The Fate, Pop Evil, Starset, 30 Seconds To Mars…Se avete familiarità con uno o più di questi nomi, è molto probabile che l’algoritmo di Spotify/Apple Music vi abbia proposto uno o più degli altri, e da oggi alla lista si può tranquillamente aggiungere il nome degli All Good Things. In attività dal 2013, il nucleo originario della band era principalmente attivo nella composizione di colonne sonore per diversi media (serie TV, videogiochi, sport), i cui episodi migliori sono stati raccolti in due compilation (“Battle Rock” e “Battle Rock 2”) e un album (“Machines”, del 2017), oltre a fruttare oltre cento milioni di ascolti sulle diverse piattaforme. Dopo questa gavetta digitale era in qualche modo inevitabile un debutto ufficiale, e così grazie alla Better Noise vede ora la luce “A Hope In Hell”, un mix di nuovi brani e vecchi ‘pimpati’ per l’occasione. In quest’ultima categoria rientrano “For The Glory”, anthem di arena rock reso ancora più potente dalla presenza di Johnny 3 Tears e Charlie Scene degli Hollywood Undead, e “Machines”, che raccoglie il testimone dai 30 Seconds To Mars. Sul versante degli inediti si parte bene con “Kingdom”, una dichiarazione d’intenti che potrebbe essere uscita dalla penna dei Pop Evil, e si prosegue ancora meglio con “Sirens”, impreziosita dalle armonizzazioni vocali dei quattro cantanti, e “Do It Now”, che alza il livello di testosterone grazie al rapper Hyro The Hero. Capita l’antifona la seconda metà del disco, complice una durata complessiva prossima all’ora, regala meno sorprese, ma c’è comunque spazio per un pezzo più zarro (“Light Out”, che ricorda non solo nel titolo l’omonima degli Hollywood Undead) e per un’altra ospitata con il compagno d’etichetta Craig Mabbit, che dona una marcia in più a “The Comeback”. Come detto qualche scrematura a livello di tracklist e/o minutaggio non avrebbe forse guastato, ma nel complesso chi volesse rinfrescare la propria playlist ‘Allenarsi a ritmo di Alternative’ troverà in “A Hope In Hell” parecchio materiale a cui attingere.