Primo lavoro per gli statunitensi All Pigs Must Die, progetto nato per volere del cantante dei The Hope Conspiracy Kevin Baker, del batterista dei Converge Ben Koller, del chitarrista Adam Wentworth e del bassista Matt Woods, gli ultimi due provenienti dai Bloodhorse. Questo primo omonimo EP getta l’ascoltatore in un rutilante magma sonoro che lo trascina senza requie per tutti i suoi circa venti di durata. Il quartetto assembla cinque tracce lungo le quali viene pigiato fino allo sfinimento il pedale di un estenuante e slabbrato death’n’roll, pronto qua e là ad assumere connotati thrash flirtando con gli Slayer, ma la cui prima forza espressiva è quasi sempre l’impatto di una distorsione di chitarra chiaramente ispirata agli Entombed. Guida, naturalmente, una sezione ritmica solidissima, che permette alla creatura degli APMD di incedere come un mammoth, mentre tutto intorno regna appunto il suddetto stridere di chitarre, che, anche se effettivamente non si preoccupa di dare ai singoli pezzi qualche speziatura in più, di certo conferisce al lavoro nel suo insieme una potenza non indifferente. La cifra dell’EP risiede infatti nella sua grande consistenza e nella sua brutalità spiccia: gli APMD hanno confezionato una prima opera arrembante e senza alcun freno, la quale, sia a livello stilistico che attitudinale, può essere tranquillamente accostata al debut dei Black Breath o ai lavori dei Trap Them. I nostri macinano riff e costruiscono brani ficcanti con la stessa maestria di queste altre realtà, con la sola differenza che qui il bagaglio punk-hardcore è a volte offuscato da soluzioni thrash o aperture cadenzate più propriamente metal. In ogni caso, tutta roba che chi ha amato “Heavy Breathing”, la discografia dei Trap Them e i lavori delle band-madri degli APMD dovrebbe assolutamente ascoltare!