
7.0
- Band: ALL SHALL PERISH
- Durata: 00:36:11
- Disponibile dal: 05/09/2008
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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Come sempre accade quando un genere si erge a fenomeno di massa, la maggior parte delle formazioni tenta di differenziarsi e tenersi alla larga dall’etichetta modaiola di turno. Accade anche per il deathcore giustamente, ecco quindi gli alfieri All Shall Perish evolversi in un misto di Necrophagist, Between The Buried And Me e farina del proprio sacco, lasciando alle puttanelle della scena pig squeals, armonici, cowbells e growl gutturali. Il combo della Bay Area sfoggia un lavoro clamorosamente orientato alle chitarre, che si intricano in tecnicismi e strutture mai così complesse, duellando in finezze con la sezione ritmica nel contesto di una produzione cristallina, ponendo sul piedistallo la coppia Storey/Orum in una festa dello shred che sarebbe apprezzabile anche in maniera completamente strumentale. Anche Hermida stupisce, rimanendo fedele al taglio classico dell’intero “Awaken The Dreamers”, piazzando un paio di passaggi puliti, un urletto alla Halford (!) e una ballad delicata ma, a parer nostro, trascurabile (“Memories of a Glass Sanctuary”). Le reminescenze del passato si incarnano quasi del tutto nella ultraheavy “Gagged, Bound, Shelved and Forgotten”, ma è nei pezzi come l’opener “When Life Meant More…”, “Black Gold Reign” o “Stabbing To Purge Dissimulation” che la formazione si comporta meglio per velocità e brutalità. Se non fosse per il merchandise sopra le righe quasi non li riconosceremmo…