8.0
- Band: ALPHA WOLF
- Durata: 00:36:15
- Disponibile dal: 25/09/2020
- Etichetta:
- Sharptone Records
- Distributore: Warner Bros
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Alpha Wolf, un nome che trasuda fierezza e aggressività, non poteva essere scelta più felice per questi giovani australiani dai berretti di lana e tracksuit ben in vista. La band tasmaniana, dopo un debutto che ha aperto loro la strada verso i palchi che contano, supportando i conterranei Polaris in Australia, torna sul mercato più incazzata e agguerrita che mai, con un vocalist nuovo di pacca, Lochie Keogh, che ha aggiunto uno spruzzata di hc punk alla resa sonora del combo, contribuendo a dare un sapore più espressivo alle sempre ruvidissime strofe.
I ragazzi ci aggrediscono per trentacinque minuti di fila, senza darci la possibilità di prendere fiato. Le bordate di hardcore metallizzato dei Nostri vengono esplose dalle casse del nostro stereo, mettendoci al cospetto di una band che sembra voler mettere letteralmente a soqquadro il mondo. Il senso del groove è sempre in primo piano, punto di forza assoluto dei ragazzi, i quali riescono a distinguersi agevolmente rispetto alle solite proposte della scena grazie ad un sound assolutamente unico, con anche un certo gusto per la melodia (nella forma di arpeggi di chitarra o inserti di elettronica, non temete), riuscendo ad tessere delle trame ricche e mai banali in un’efficace forma canzone, a dispetto della brevità e immediatezza delle stesse.
Accelerazioni, stop’n’go, blastbeat, riff imbottiti di steroidi e accordature bassissime, tutto al proprio posto, declinato però in una maniera matura e personale che intrattiene, piace e, soprattutto, non stanca, ma anzi tende a dare di più col progredire degli ascolti. Non si può rimanere indifferenti al groove assassino del ritornello di “Akudama”, oppure mantenere la testa ferma su “Acid Romance”, novella storia d’amore tossico dove il nu metal più cafone d’inizio millennio si incrocia con delle signore bordate –core. “Rot In Pieces” continua la mattanza prima dell’unica boccata d’ossigeno a noi concessa, “Bleed 4 You”, riuscitissima midtempo di scuola hardcore, cadenzata e romantica nella sua disperazione, con la partecipazione di Lizi Blanco dei The Beautiful Monument, altra fortunata realtà locale.
Una piccola perla di metalcore hardcoreggiante questo “A Quiet Place To Die”, che contribuisce a rinfrescare un genere che sta vivendo un vero e proprio rinascimento, grazie al contributo di tante giovani e talentuose band, provenienti soprattutto dall’Australia, fucina inarrestabile di talenti.
Come i colleghi Polaris, gli Alpha Wolf hanno tutto il potenziale per diventare enormi, da tenere assolutamente d’occhio per il futuro.