7.0
- Band: ALTARAGE
- Durata: 00:10:12
- Disponibile dal: 27/09/2015
- Etichetta:
- Iron Bonehead Prod.
- Sentient Ruin
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Il non rivelare nulla della propria identità è ormai prassi piuttosto comune nel panorama metal (estremo e non, vedi Ghost). Gli spagnoli Altarage aderiscono a questa “moda”, non fornendo alcun dettaglio personale nè vere e proprie foto promozionali, lasciando, come appunto tanti altri, che sia solo la loro musica a parlare. Per fortuna a questo pseudo-mistero segue però anche una buona dose di sostanza, sotto forma di un death metal estremamente freddo e tenebroso, che sembra quasi un gorgo senza fine. Il pulsare del grattante riff che mette in moto l’opener “Altars”, l’ipnotico break centrale – sul quale la ritmica si distende per accennare una sorta di beat tribale – e il growling informe irretiscono ancor prima che si abbia il tempo materiale per accorgersene, prima che si possa abbozzare anche solo uno scampolo di ragionamento. “MMXV” contiene solo due episodi per appena una decina di minuti di musica, ma ciò basta a farci prendere nota di una formazione che sembra seriamente in grado di potere mettere d’accordo vari ascoltatori di death ed extreme metal. Gli Altarage in questo EP di debutto riescono infatti a mescolare la paranoia di Portal e Dragged Into Sunlight – replicandone soprattutto le atmosfere alienanti e quella continua tensione che appunto spesso sfocia in follia – con i riff possenti ma al contempo chiari dei Dead Congregation. Il gruppo denota dunque un certo equilibrio: da un lato pare avere a cuore l’elaborazione di arie totalmente ostili ed aliene, dall’altro non dimentica la tradizione death metal e l’arte del riff. “Tanto fumo e poco arrosto” risulta quindi un’immagine non applicabile al materiale degli iberici, che spingono sull’acceleratore e tingono tutto di nero senza però mai dimenticare ordine e senso pratico. Se queste sono le premesse, vi è solo da sfregarsi le mani pensando al loro primo full-length.