7.0
- Band: ALTERBEAST
- Durata: 00:30:00
- Disponibile dal: 18/03/2014
- Etichetta:
- Unique Leader
- Distributore: Masterpiece
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Da Sacramento, capitale dell’assolato stato della California, ecco un’altra giovane compagine death metal pronta a scalare le classifiche di gradimento dei fan di Psycroptic, Severed Savior e di tutta quella frangia ultra-tecnica che grazie all’instancabile attività di scouting di etichette come Unique Leader o Willowtip andava per la maggiore qualche anno fa. Parliamo degli Alterbeast, il cui debut album “Immortal” si configura come un’opera veramente curata e gradevole, inanellando otto tracce di scorrevolissimo techno-death anni 2000 dallo spiccato senso armonico. Aggressività, melodia in buone dosi e virtuosismi strumentali difficilmente fini a loro stessi: questi gli ingredienti alla base del sound dei Nostri, che mescolano come se nulla fosse Decapitated, Necrophagist e Spawn Of Possession (privati della forte componente progressive) in un gigantesco calderone, rinfrancando poi il tutto con abbondanti porzioni di Morbid Angel del periodo “Covenant”/“Domination”. A conti fatti, ciò che differenzia il quintetto dalla massa è proprio l’influenza da parte della band di Trey Azagthoth, solitamente poco considerata in certi ambienti in favore di Atheist, Death o Suffocation. Spazio quindi a riff circolari, rallentamenti pesantissimi e ad atmosfere solenni che dimostrano quanto tempo abbiano speso gli Alterbeast ascoltando una “God Of Emptiness”, innestate su un tappeto di chitarre incandescenti, sparate alla velocità della luce, e di growling/screaming vocals al cardiopalma. Complici un minutaggio perfetto (mezz’ora esatta di musica) e dei suoni non troppo laccati, “Immortal” è un disco che finisce per essere lasciato volentieri nel lettore, collocandosi poco sotto la recente e riuscita prova dei vicini di casa The Kennedy Veil. Realtà da tenere d’occhio.