ALTHEA – Memories Have No Name

Pubblicato il 25/04/2017 da
voto
5.5
  • Band: ALTHEA
  • Durata: 00:49:27
  • Disponibile dal: 07/04/2017
  • Etichetta:
  • Sliptrick Records
  • Distributore: Masterpiece

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Gli Althea sono attivi sin dalla fine degli anni ’90 e hanno pubblicato diversi demo ed EP, ma se non andiamo errati questo “Memories Have No Name” dovrebbe rappresentare il loro primo full-length vero e proprio. Si tratta di un concept, che si articola attraverso sedici tracce tra loro strettamente collegate, tanto che alcuni temi vengono ogni tanto ripresi nel corso della tracklist. Per la verità, diverse tracce sono solo brevi intermezzi che fungono da raccordo tra una canzone e l’altra: una scelta che comporta delle conseguenze ben precise rispetto al disco e alla sua fruibilità. Infatti, di certo, va riconosciuta agli Althea una certa bravura esecutiva e una notevole raffinatezza degli arrangiamenti, ma questi, d’altronde, non sono aspetti che conosciamo da adesso, in quanto erano già evidenti nei loro precedenti lavori, per quanto ora magari ulteriormente affinati. Si tratta di un disco che però fatica a decollare e risulta per forza di cose un po’ frammentario: tutti questi intermezzi fanno perdere ritmo, rendendo la tracklist altalenante in quanto a capacità di coinvolgimento dell’ascoltatore. Peraltro, le prime tracce si perdono tra una serie interminabile di loop, inserti elettronici ed intermezzi acustici: le uniche vere canzoni di un certo rilievo sono rappresentate da “Revenge”, un pezzo niente male (per quanto neppure particolarmente entusiasmante) che attacca duro ma che lascia spazio ad un ritornello orecchiabile e “Halfway Of Me”, una canzone caratterizzata da un mood e da uno stile che fa pensare un po’ agli U2 più recenti. Bisogna attendere però addirittura la decima traccia per trovare una canzone dalle venature più decisamente metal prog, “Leave It For Tonight”, un pezzo che spazza praticamente via tutto quanto ascoltato prima: qui gli Althea riescono davvero a far sentire quelle che sono le caratteristiche più interessanti del loro sound, grazie ad una sezione ritmica tecnica e dinamica, un ottimo lavoro chitarristico, la voce calda di Alessio Accardo, gli squisiti inserti melodici e le variazioni tematiche. Carine, poi, la melodica “Take Me As I Am” e la ballata “L.O.V.E.” (per quanto la chitarra iniziale sembri proprio presa in prestito dai Dream Theater), ma al di là di questo, non si riscontra nient’altro degno di menzione nel prosieguo dell’album. Insomma, l’impressione è che in questo disco gli Althea mettano tanta carne al fuoco, ma poi di fatto le idee si sviluppino solo in minima parte: d’accordo sul discorso del concept, ma la scelta di questa formula in questo caso non ci convince e comunque la band non sembra riuscire a valorizzare al meglio quelle che sono le sue stesse caratteristiche, quasi ingabbiata da schemi che essa stessa si è imposta. Parliamo infatti di un gruppo ormai potenzialmente di grande spessore a livello espressivo ed esecutivo e questo possiamo dire che si evince dall’ascolto di “Memories Have No Name”, ma solo fino ad un certo punto. Infatti, preso nel suo insieme, il disco non ci ha convinti, mentre prese singolarmente ci sono in effetti diverse belle canzoni, con le quali la band riesce ad emozionare e ad incantare, per quanto diluite in mezzo a tante inutili tracce interlocutorie. Siamo dunque convinti che l’album, con qualche accorgimento in più e un maggiore sforzo a livello compositivo, avrebbe potuto essere davvero più brillante di come si presenta.

TRACKLIST

  1. Regression From Regrets
  2. Paralyzed
  3. A New Beginning
  4. Revenge
  5. Drag Me Down
  6. Halfway Of Me
  7. Intermediated Pt.1
  8. I Can't Control My Mind
  9. Intermediated Pt.2
  10. Leave It For Tonight
  11. Memories Have No Name
  12. The Game
  13. Last Overwhelming Velvet Emotion (L.O.V.E.)
  14. Take Me As I Am
  15. Anything We'll Ever Be
  16. A Final Reflection
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