AMARANTHE – The Nexus

Pubblicato il 10/03/2013 da
voto
7.0
  • Band: AMARANTHE
  • Durata: 00:44:51
  • Disponibile dal: 25/03/2013
  • Etichetta:
  • Spinefarm
  • Distributore: Universal

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Un paio di anni fa, quando accompagnarono i Kamelot in terra italica, gli Amaranthe erano prossimi alla pubblicazione del loro omonimo debutto, di cui quindi ancora non si era ascoltato che i singoli in promozione. Le qualità di “Amaranthe” si dimostrarono poi buone, e la band cominciò da subito a godere di un certo successo. Adesso, il secondo album “The Nexus” raggiunge il mercato discografico senza cambiare le carte in tavola in quanto a stile e direzione, ma siamo sicuri provocando un buon codazzo di commenti e polemiche. Siamo onesti e ammettiamolo: gli Amaranthe sono una band fatta per colpire l’attenzione. La scelta in qualche modo innovativa di affidarsi a tre cantanti solisti dalle caratteristiche fortemente differenti, lo sfruttamento ripetuto dell’immagine sicuramente appariscente della bellissima Elyze Ryd e la commistione forzata di generi agli antipodi tra di loro come il metalcore, il death, il pop e la dance più commerciale sono delle scelte forti, volendo anche rischiose. Sono scelte che non cercano di accontentare tutti, anzi, finiscono per piacere tantissimo ad alcuni, e farsi odiare alla follia da altri, non lasciando però quasi mai indifferenti. Anche se non possiamo esserne certi, lo scopo della band sembra essere soprattutto far parlare di sè, e il numero sempre crescente di commenti su forum e news dei vari portali e zine mostra che questo scopo lo stanno raggiungendo. E come è il disco, allora? Lo abbiamo detto prima, non cambia le carte in gioco. “The Nexus” potrebbe essere la prosecuzione di “Amaranthe”, un album astutamente incentrato appunto sugli aspetti che avevano determinato la fortuna del predecessore, anche se riconosciamo risulta dotato forse di un maggior respiro, in quanto appunto composto sull’onda di un successo che li sta rapidamente raggiungendo. Ancora metalcore dunque, dai ritmi veloci e ‘violenti’, ma presentati in modo che la violenza si trasformi in qualcosa di diverso, vuoi per gli ingombranti inserti dell’elettronica, vuoi per le pop-oriented linee vocali della bella Elyze. Un musica che quindi ancora una volta si rivela fatta di contrasti più che di elementi armoniosamente fusi assieme, che come nel debutto producono un risultato che suona moderno ed originale, e che bene o male riesce ad allontanare tutti i fantasmi delle band più famose che di solito aleggiano sulle band con voce femminile e approccio melodico. Niente richiami ai Nightwish, dunque, e nemmeno agli Epica, nonostante l’uso del growl da parte di Andreas Solvestrom; addirittura i Nemesea e i Within Temptation, da tempo più vicini a sonorità elettroniche o danzerecce, risultano alla meglio paragoni piuttosto scivolosi. Inutile soffermarsi sulla descrizione delle singole canzoni, siamo sicuri che il singolo, martellato da Spinefarm da oramai un mese e le canzoni rese disponibili in streaming sul sito della band e della label sono già note a molti, e sono perfettamente indicativi dello stile e della caratura degli altri brani presenti sul disco. Un giudizio sul disco lo tiriamo, ed è chiaramente positivo come mostra il voto in calce. Ma siamo altresì convinti che comunque il gioco di questa band possa rivelarsi abbastanza rischioso: colpire l’attenzione con la voglia d scioccare garantisce sempre risultati nel breve tempo, ma non ci dà indicazioni sull’effettiva longevità che il gruppo avrà. Il secondo album è ancora poco per giudicare, ma la nostra impressione è che entro la terza uscita gli Amaranthe dovranno per forza rinnovare la proposta per mantenere alta l’attenzione. Il rischio è che in breve tempo il livello di rumore dei detrattori superi quello generato dai fan…

TRACKLIST

  1. Afterlife
  2. Invincible
  3. The Nexus
  4. Theory of Everything
  5. Stardust
  6. Burn With Me
  7. Mecanical Illusion
  8. Razorblade
  9. Future On Hold
  10. Electroheart
  11. Transhuman
  12. Infinity
1 commento
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