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- Band: AMBEON
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
Per capire a fondo questo disco è sicuramente indispensabile capire com’e’ nato. Innanizutto il nome AMBEON nasce dalla fusione di “ambient” e “Ayreon” e qui i più avranno già capito che si tratta di un progetto del grande Arjen Lucassen, questo suo nuovo lavoro inizialmente era nato con l’intento di registrare un disco di musica d’ambiente totalmente strumentale, poi tutto il genio di Lucassen è venuto fuori nella decisione di dare un tocco di calore umano aggiungendo una voce femminile a una o due canzoni. La scelta è caduta su una giovanissima cantante tedesca, Atrid van der Veen a cui Lucassen ha affidato il compito di scrivere le melodie e i testi, il lavoro poi è proceduto talmente bene che da un disco strumentale con due canzoni cantate siamo arrivati ad un disco con solo due canzoni strumentali, ed il risultato finale non può che essere definito un capolavoro di rara bellezza. La melodiosa voce della ragazza tedesca, che ricorda a volte Anneke dei The Gathering, vi ipnotizzerà sin dalle prime note dell’intro e da qui in poi verrete trasportati in un mondo di flauti, suoni sintetizzati ed elettronici. Avrete già capito che non siamo in presenza di un vero e proprio disco “metal”, anche se l’insieme della musica e dei testi crea una atmosfera decisamente dark, le canzoni si susseguono infatti in modo regolare, senza sbalzi e questo vi porta a farvi cullare dalla grandiosa voce di Astrid, che è talmente bella da non far credere che questa ragazza abbia solo 14 anni. Un disco che consiglio a tutti quelli che ogni tanto amano fermarsi mentre il mondo intorno continua a correre, prendete la vostra bevanda preferita, mettete nel lettore questo disco, rilassatevi e godetevi questo capolavoro.