7.5
- Band: AMON AMARTH
- Durata: 00:43:31
- Disponibile dal: 19/09/2008
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Vi era piaciuto “With Oden On Our Side”? Buon per voi allora, perchè il nuovo “Twilight Of The Thundergod” può sostanzialmente essere visto come la seconda parte di quel fortunato album. Non solo perchè la produzione è tutto sommato identica, ma anche e soprattutto perchè gli intenti degli Amon Amarth sono rimasti gli stessi rispetto a un paio d’anni fa, ovvero combinare le atmosfere del loro materiale più recente con una certa varietà nelle strutture e nelle ritmiche che inevitabilmente rimanda ai loro esordi. Insomma, solo per questo, i detrattori della band avranno davvero vita facile questa volta quando si tratterà di scovarne limiti e difetti. D’altronde – bisogna ammetterlo – l’opener, title track e primo singolo di questo lavoro è tutto sommato un mix di “Valhalla Awaits Me” e “Cry Of The Black Birds”: in pratica le due principali hit del disco precedente! Detto questo, va però sottolineato come, in termini di efficacia nel songwriting, gli Amon Amarth in questa loro nuova opera si siano comunque mantenuti su livelli decisamente buoni, a tratti anche superiori a quelli di “With Oden…”. Essendo diventati musicisti a tempo pieno in seguito all’enorme successo del suddetto album, i nostri hanno avuto modo di spendere più tempo sulla stesura del materiale e questo nuovo metodo di lavoro ha sicuramente dato i suoi frutti. I brani godono infatti quasi tutti di strutture snelle e ficcanti, nonchè di melodie in grado di stamparsi nella mente al primo ascolto. La tanto strombazzata “Guardians Of Asgaard”, a dire il vero, si fa ricordare più per l’ospitata del mitico LG Petrov degli Entombed che per l’effettiva qualità della musica, ma tracce come “Free Will Sacrifice”, “Varyags of Miklagaard”, “Tattered Banners and Bloody Flags”, “The Hero” e “Live for The Kill” azzeccano tutto e risultano immediatamente dei nuovi piccoli classici di (viking) melodic death metal. Sono dunque dei vichinghi un po’ atipici, gli Amon Amarth… di coraggio (di percorrere altre strade) loro non ne hanno un briciolo, però va anche detto che in quello che fanno, almeno per ora, hanno pochi rivali. I fan apprezzeranno parecchio.