AMON AMARTH – Versus The World

Pubblicato il 20/11/2002 da
voto
7.5
  • Band: AMON AMARTH
  • Durata: 00:45:00
  • Disponibile dal: //2002
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe
Streaming non ancora disponibile

Annunciati dal solito titolo alla Manowar e dalla solita copertina sobria, gli eroici svedesi Amon Amarth si ripresentano al grande pubblico con il loro quarto album. Fieri (e attualmente pressoché unici) esponenti del “viking” death metal, i nostri ci offrono nove nuovissimi brani che, pur non distaccandosi minimamente da quanto già ampiamente fatto in precedenza, sorprendono sin da subito per la freschezza delle loro melodie e per l’ottima produzione dei Berno Studios. Nitida e potentissima, ma anche “vera” e organica, la produzione è la vera marcia in più di questo disco che, grazie ovviamente all’ottimo songwriting, fa segnalare “Versus he World” come un acquisto irrinunciabile per tutti i fan della band (se vi sono piaciuti tutti i precedenti adorerete letteralmente anche questo nuovo capitolo!) e per coloro che amano l’epic metal e che, al tempo stesso, non disdegnano le sonorità estreme di cero melo-death. Tra classica scuola svedese e incedere alla Bolt Thrower, il gruppo porta avanti il suo discorso in maniera se vogliamo prevedibile, ma senza cali a livello formale. “Death In Fire” è una opener tra le migliori ascoltate di recente, ma, come vedremo, è l’intero lotto a non concedere grandi passi falsi. Bellissimi “Where Silent Gods Stand Guard” e “Across The Rainbow Bridge”, due midtempo nel classico stile Amon Amarth ma insolitamente dinamici e coinvolgenti, mentre “Thousand Years Of Oppression” colpisce per le sue melodie poste in bella evidenza. Tre brani che mettono subito a tacere coloro che sostenevano che la band non avesse già più nulla da dire. Dobbiamo ammettere di essere stati presto conquistati da questo lavoro: era da qualche tempo che gli Amon Amarth non si esprimevano su questi livelli e, fatta eccezione per la sola “Bloodshed”, i nostri letteralmente ci entusiasmano per tutto il corso dell’album, apparendo ispirati e spontanei quasi come agli esordi. Forse per qualcuno questo “Versus The World” sarà addirittura una rivelzione; per i fan più fedeli, invece, si potrebbe parlare di conferma o comunque di un’opera che non ha tantissimo da invidiare al già seminale full length di debutto “Once Sent From The Golden Hall” o agli altri capitoli della discografia. E scusate se è poco.

TRACKLIST

  1. Death In Fire
  2. For The Stabwounds In Our Backs
  3. Where Silent Gods Stand Guard
  4. Vs The World
  5. Across The Rainbow Bridge
  6. Down The Slopes Of Death
  7. Thousand Years Of Oppression
  8. Bloodshed
  9. ...And Soon The World Will Cease To Be
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