AMORPHIS – Queen Of Time

Pubblicato il 12/05/2018 da
voto
7.5
  • Band: AMORPHIS
  • Durata: 00:57:29
  • Disponibile dal: 18/05/2018
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Stasi creativa, esaurimento delle idee, writer block… gli Amorphis si sono spesso imbattuti in queste critiche negli ultimi anni, anche se, a conti fatti, i numeri hanno sempre dato loro ragione. Un seguito vasto e che non accenna a ridimensionarsi, un contratto con la casa discografica più potente del settore, stima e appoggio da tanti colleghi e addetti ai lavori. Dopo una serie di album di successo – ma appunto oggettivamente fermi su una formula compositiva ormai ampiamente regolamentata – il gruppo finlandese con il nuovo “Queen Of Time” torna però finalmente ad osare un pochino, smarcandosi dallo scontato destino circolare di chi è condannato a rimanere immobile per riproporre se stesso all’infinito. Il produttore Jens Bogren in questa occasione ha assunto un ruolo decisivo in sede di arrangiamento ed ecco allora che la proposta degli Amorphis è diventata a tratti più elaborata e magniloquente, puntando sulla densità emotiva di alcuni brani che sembrano composti e registrati con grande considerazione per certi ornamenti e sovrastrutture. Come accennato in sede di studio report, “Queen Of Time” sfrutta largamente il sostegno fornito da cori, orchestrazioni e dagli input di vari ospiti come Anneke van Giersbergen, Chrigel Glanzmann degli Eluveitie e Francesco Paoli e Francesco Ferrini dei Fleshgod Apocalypse. Dalla somma di tante parti, emerge un imponente lavoro che sfiora l’ora di durata, dove la band prova in più circostanze a immergere le sue melodie in una vena sinfonica e ad appesantire quella sua tipica dolce malinconia per dare vita ad una sorta di colonna sonora prog/folk/death metal. Variegato, eclettico, ambizioso. “Queen Of Time” si sposta agile da episodi groovy e dirompenti come “The Bee” a ben più ampie e sofisticate architetture musicali. Per esempio, l’intricata “Message In The Amber” o la cadenza marziale in crescendo di “Pyres On The Coast”, che si sviluppa tra paesaggi in chiaroscuro e atmosfere pseudo-doom che non perdono mai il filo della melodia e della narrativa. Mentre, dal canto suo, quell’approccio orecchiabile che ha fatto la fortuna di tanti singoli del recente passato emerge in un pezzo come “Wrong Direction”, nel quale il gruppo fa riposare l’ingegno per concedersi uno sviluppo meno dispersivo e un ritornello tanto elegante quanto di facilissima presa. Del resto, era impensabile che gli Amorphis – più che mai consapevoli di avere un cantante versatile come pochi nella persona di Tomi Joutsen – rinunciassero in toto a certe tendenze mainstream e cercassero così di alienare volontariamente una buona fetta del loro attuale pubblico. Come tanti altri album di questa ultima parte di carriera, “Queen Of Time” può in effetti dare talvolta l’impressione di tenere il piede in due scarpe, proponendo ora un cambio di tempo inaspettato, ora una dose di ampollosità per adolescenti confusi; “Amongst Stars”, il pezzo con Anneke, ad esempio, sembra quasi studiato a tavolino per venire incontro ad un filone oggi molto in voga. Non va però dimenticato come, al di là del registro adoperato, questi artisti sappiano come scrivere canzoni, tanto che alcune di quelle presenti in questo album fanno impallidire a livello di scrittura e tiro vari episodi dei due dischi precedenti. “Queen Of Time” è insomma il disco di una nuova maturità ancora in divenire, dove si è fatto molto per cercare di dare al songwriting una scossa, ma senza voler perdere di vista certi elementi cardine del cosiddetto ‘periodo Joutsen’. D’altra parte, non si può chiedere a una band tanto longeva e affermata di fare violenza sulla propria natura ammiccante e girovaga.

TRACKLIST

  1. The Bee
  2. Message In The Amber
  3. Daughter Of Hate
  4. The Golden Elk
  5. Wrong Direction
  6. Heart Of The Giant
  7. We Accursed
  8. Grain Of Sand
  9. Amongst Stars
  10. Pyres On The Coast
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