7.0
- Band: ANAMNESI
- Durata: 00:43:02
- Disponibile dal: 19/02/2020
- Etichetta:
- Dusktone
- Distributore: Audioglobe
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Il titolo di questo album è anche il nome del protagonista sotteso alla storia qui presente: si tratta di “Caurus”, alias il Maestrale, il più importante dei venti per la navigazione nel Mediterraneo, ma anche quello che colpisce le coste della Sardegna (luogo di provenienza degli Anamnesi) causando siccità ai campi e occasionali naufragi per la sua forza incontrollabile. “Caurus” non è un concept in senso stretto, benchè gli stessi temi attraversino la narrazione complessiva, una storia di mare, di viaggio e dell’eterno rapporto/scontro tra uomo e Natura, in un’ottica che definiremmo quasi herzoghiana. Come per il regista tedesco, le sfide impossibili sono un sottotesto rilevante nella visione di questa one-man band, che abbiamo definito in passato perfetta esponente del black metal più oltranzista, nella misura in cui non è la ricerca di compromessi la loro via; in questo nuovo disco, pur confermando tutti gli elementi precipui della sua scrittura e del suo sound, Anamnesi mette in gioco anche alcuni elementi di novità. Racchiusi tra i due capitoli delle “Memorie Di Un Naufrago”, caratterizzati dalla tipica narrazione ispirata e aulica sopra una base musicale quasi diafana, gli altri brani proseguono sulla strada di un riffing serrato e feroce, inframezzato da passaggi di tastiere magniloquenti e rallentamenti che arricchiscono il senso teatrale complessivo. Come sempre interessante la capacità di far interagire ritmiche e movimenti molto diversi anche all’interno dello stesso brano; citiamo in particolare “Ritorno A Itaca”, che passa dal furioso all’intimista, la sublime “S’Enna E S’Arca” o le efficaci tinte goth di cui i synth colorano “Caurus II” e “Caurus III”. E tutto questo, concedendoci una boutade sul tema del disco, senza mai perdere di vista il timone; perché Anamnesi è sicuramente un progetto complesso ed elaborato, che nel suo approccio elitario e sincretistico non diventa mai snob. E non è un risultato da poco.