ANATHEMA – Falling Deeper

Pubblicato il 15/09/2011 da
voto
6.0
  • Band: ANATHEMA
  • Durata: 00:38:58
  • Disponibile dal: 05/09/2011
  • Etichetta:
  • Kscope Music
  • Distributore: Audioglobe

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Gli Anathema ci ricascano: dopo il mezzo riuscito e mezzo no “Hindsight”, nel quale rivisitavano alcuni pezzi della loro seconda parte di carriera, in questo “Falling Deeper”, appunto, i musicisti di Liverpool sprofondano nel loro passato metallico e riesumano dalla prima metà dei Nineties diversi loro capolavori, resistenti al tempo ma soprattutto (perlomeno lo si sperava) immutabili nel tempo. Errore. E pure abbastanza grave, a nostro parere. Ci spiace scriverlo, perché consideriamo gli Anathema una formazione di altissimo livello e svariati gradini sopra la media – metallica e non. E a ben sentire, questi nove remake denotano in pieno la classe e lo stile sopraffini che hanno reso eccellenti i fratelli Cavanagh e compari negli ultimi anni: atmosfera, poesia, leggera ridondanza, malinconia, triste consapevolezza, sogno. La band cambia il vestito ai propri pargoli, ma la sostanza resta sempre quella; e c’è un incredibile trait d’union tra, ad esempio, l’immane “Crestfallen” del 1992 e la rimpicciolita “Crestfallen” del 2011, song che apre le porte di un viaggio nel passato talmente leggero e rarefatto che vent’anni volati vi parranno invece l’altroieri. Epperò, allora, perché là sotto solo una striminzita sufficienza? Perché in realtà “Falling Deeper” non dà niente a quei brani che furono, sono e resteranno perfetti nella loro originalità. Prendete “Everwake”: ci sono nuovi arrangiamenti, è stata un po’ allungata, c’è anche l’ospite di super-lusso Anneke Van Giersbergen a cantarla…ma niente, non serve a nulla; provate a rimettere sul player la traccia originale e vi accorgerete della differenza che esiste tra la commozione e il pianto a dirotto. E poi stiamo parlando di suite doom metal lunghissime e cantate da un Darren J. White ispiratissimo e dalle lyrics annichilenti per disperazione e lucidità catatonica: “Sleep In Sanity”, “Kingdom”, “We, The Gods”, “They Die”, qui al contrario vengono limitate non solo in lunghezza, ma soprattutto in significato e valore lirico, in quanto quasi completamente castrate della voce. In definitiva, ci sentiamo di salvare solo “J’Ai Fait Une Promesse” e “Sunset Of Age”, entrambe dotate di arrangiamenti sinfonici che reggono bene il tremendo confronto col passato. Ma sono i due/noni del lavoro e sinceramente ci pare poco. Ci teniamo a farlo capire: “Falling Deeper” non è brutto, è semplicemente un’idea discutibile riuscita malino ad un gruppo che comunque resta spettacolare.

TRACKLIST

  1. Crestfallen
  2. Sleep In Sanity
  3. Kingdom
  4. They Die
  5. Everwake
  6. J’Ai Fait Une Promesse
  7. Alone
  8. We, The Gods
  9. Sunset Of Age
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