ANATOMICAL AMUSEMENTS – Corporal Kaleidoscope

Pubblicato il 05/07/2022 da
voto
8.0
  • Band: ANATOMICAL AMUSEMENTS
  • Durata: 00:36:45
  • Disponibile dal: 24/06/2022
  • Etichetta:
  • Bizarre Leprous Production

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Una delle migliori uscite in campo death-grind del 2022 è sicuramente “Flourishing Extremities on Unspoiled Mental Grounds” dei Pharmacist, one man band ucraina trapiantata in Giappone che con questo suo apprezzatissimo secondo album è riuscita anche a ricevere un po’ di attenzione al di fuori dello stretto circuito underground. Il buon Cyril Stefansky è tuttavia noto da tempo anche per un’altra serie di progetti, spesso stilisticamente piuttosto vicini ai succitati Pharmacist, ma tutti dotati di un proprio carattere, perlomeno a orecchie attente. Tra questi, emergono oggi gli Anatomical Amusements, realtà guidata dal polistrumentista ucraino e dal batterista Takahiro Okada (Crash Syndrom, ex Defiled), ai quali si è aggiunto, per le registrazioni degli assoli, il chitarrista coreano Check Jenga (Fecundation). Come accennato, l’operato della formazione non si discosta molto dalle coordinate di (vecchia) scuola Carcass alle quali ci stiamo ormai abituando quando si parla del suddetto personaggio, tuttavia gli Anatomical Amusements mettono sul piatto un ‘vibe’ lievemente diverso, attribuibile in primis a un’atmosfera più calda e una maggior cura sonora. Ascoltando la musica, si ha insomma l’impressione di trovarsi al cospetto di una vera band che ha lavorato assieme alle registrazioni di questi brani. Vi è più groove nella sezione ritmica e il passaggio da una produzione tutto sommato casalinga ad una resa più organica e definita permette di apprezzare a fondo le instancabili jam del trio.
A livello di influenze, il gruppo attinge dalla materia di sempre: i primi richiami vanno ovviamente ai Carcass, con “Necroticism” in cima alle preferenze di questi die-hard fan, ma una tendenza più pronunciata a rallentare e a indugiare su midtempo, per poi ripartire con ritmiche thrashy suggerisce un occhio di riguardo per formule alla “Heartwork”, se non addirittura qualche fugace omaggio a certi Megadeth d’annata.
Niente di nuovo, niente che non si sia già ripresentato nel corso degli ultimi decenni sotto forme più o meno simili, ma, ancora una volta, è difficile non riconoscere a Stefansky (e soci) un’ispirazione e una spigliatezza innate nel maneggiare queste sonorità. Superato l’incipit caotico dell’opener “Decay Fever”, ci ritroviamo nuovamente a godere di cavalcate esaltanti e di una progressione di riff sempre più esuberante, messe in atto da un gruppo capace puntualmente di stupire con il suo approccio apparentemente naif e disincantato, ma allo stesso tempo autentico, traboccante di passione e di lucida percezione della propria realtà.
Proprio come i Pharmacist, gli Anatomical Amusements non sembrano interessati ad uscire dalla loro comfort zone fatta di una manciata di riferimenti, eppure la loro energia funziona, tanto che “Corporal Kaleidoscope” non manca mai di esprimere una scrittura musicale che sottolinea con forza tutte le variazioni e ogni possibile sottile sfumatura di questo specifico filone death-grind. Per gli inguaribili nostalgici del vecchio repertorio di Bill Steer e Jeff Walker, un altro album da ascoltare tutto d’un fiato.

TRACKLIST

  1. Decay Fever
  2. Fatal Scenarios
  3. Trends in Pathology
  4. Suppurative Fugues and Purulent Etudes
  5. Cadaverism
  6. Close the Chapter - Farewell in Crematory Stoves
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