6.5
- Band: ANCIENT ASCENDANT
- Durata: 00:43:50
- Disponibile dal: 15/08/2011
- Etichetta:
- Siege Of Amida Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Altro disco, altro debutto: è giunto il turno degli inglesi Ancient Ascendant, che decidono di omaggiare la tradizione death metal della loro terra. Il loro disco, infatti, è un bel frappè di tutte le principali manifestazioni albioniche del genere: se per compattezza potrebbero ricordare i Bolt Thrower, potreste invece pensare ai Cancer e Benediction a causa della quantità di riff a canzone, aspetto che probabilmente costituisce il pregio maggiore della band tanto da renderne subito gradevole l’ascolto, come possono testimoniare “Lost Rage In The Dying Light” (coi suoi riff ben strutturati) o “Forced Insight” (pregevole la tensione che trasmette). Il loro processo di songwriting pare poggiare su un criterio particolare e preciso, che potremmo riassumere in “operazione ultimi Carcass”: gli Ancient Ascendant cercano infatti, su una scala assai più contrata qualitativamente, di fondere ed amalgamare momenti old school death metal, al ritmo di doppia cassa, con suggestioni classicamente heavy metal (“Sorrow’s Score”) e, di quando in quando, rock’n’roll (“The Scorn Of Deadmen”, “Ravenous Undead Of The Dead”), lasciando trasparire un discreto gusto melodico. Ad ogni lettore smaliziato potrebbe venire, in effetti, qualche dubbio sulla personalità del gruppo e ci sentiamo di confermarlo, viste premesse e sviluppi dell’album; tuttavia il songwriting è sufficientemente calibrato da darvi qualche istante di sano svago metallico. Ciò che invece non è esattamente calibrato è il minutaggio dei pezzi, eccessivo a causa di mancanza di sintesi dal momento che la band attinge ad un ventaglio di soluzioni piuttosto ampio. In definitiva “The Grim Awakening” è un album cui possiamo ragionevolmente accordare una piena sufficienza, anche se forse si tratta di un esempio di death metal un po’ troppo leggero: alla lunga potrebbe trattarsi di un difetto come non, dipende molto dai vostri gusti. Di sicuro può essere apprezzato da pubblico meno settario del solito.