7.0
- Band: ANCIENT CRYPTS
- Durata: 00:19:27
- Disponibile dal: 13/01/2020
- Etichetta:
- Crypts of Eternity Productions
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Con gli Ancient Crypts il Cile si conferma fucina di notevoli talenti. La death metal band di Santiago è attiva già da alcuni anni, ma con questo nuovo EP sembra avere trovato definitivamente la sua strada, con una proposta che unisce influenze oggigiorno piuttosto abusate (Incantation, Asphyx) ad uno slancio che, pur restando saldamente ancorato ad ambienti old school, risulta più vivace ed esuberante. Anzichè ritrovarsi appiattiti su una formula monocorde, con quei midtempo cavernosi che sempre meno gruppi riescono ad elaborare con efficacia, gli Ancient Crypts optano per un sound più ritmato e senza troppe sovrastrutture, lasciando ad altri certe pretenziosità da cerimonia occulta. Certo, i sette minuti della titletrack hanno tanto di atmosferico, così come è palese l’intenzione di dare al brano un interessante sviluppo narrativo, per una via di mezzo fra Vanhelgd e classici Immolation, ma anche qui non vengono meno la mordacità e la chiarezza del lavoro di chitarra, vero fulcro della proposta dei ragazzi sudamericani. Nelle altre composizioni si sentono quella spinta e quella caratterizzazione dei riff derivanti da dischi come “Leprosy” dei Death e “Cursed” dei Morgoth, elementi che svelano tutta l’abilità della band nel cambiare registro, lasciandosi andare per passare da momenti più introspettivi ad altri più arrembanti e immediati. Paradossalmente, rendendo la proposta più ‘semplice’, gli Ancient Crypts hanno messo in luce una indubbia maturazione: tempi lenti e arrangiamenti sopra le righe non sempre sono sinonimo di qualità e qui infatti abbiamo la dimostrazione di come si possa architettare del death metal avvolgente, profondo nei temi e nelle atmosfere, senza ricorrere per forza a delle strutture-polpettone. “Inhaling the Fumes of a Burning Carcass” è insomma un lavoro davvero gradevole, che getta le basi per una prova sulla lunga distanza da cui ora ci si aspetta molto.