7.5
- Band: ANCIENT DOME
- Durata: 00:42:11
- Disponibile dal: 27/10/2014
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
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Italia terra di poeti, navigatori e thrasher. Ormai il numero di band del nostro paese dedite a questo genere è impressionante e la quantità di release pubblicate ogni mese (azzarderemmo quasi ogni settimana) è notevole. Se, ormai, non c’è più bisogno di dimostrare che siamo in grado di esprimerci al meglio in ogni genere, il thrash merita un attimo di riflessione in più. Ormai non possiamo più parlare di trend (in senso positivo, sia chiaro), ma -viste appunto la qualità e la numerosità dei gruppi- dobbiamo parlare di una vera e propria scena (Death Mechanism, Irreverence, Necromessiah, Methedras, Hellstorm, Infliction, Vexed, Destrage, Nuclear Aggressor, citando assolutamente a caso), scena di cui fanno sicuramente parte gli Ancient Dome, qua al loro terzo full-length, ma in vita dal 2000 e con un’attività molto più regolare negli ultimi cinque/sei anni. Il thrash del four-piece lombardo è raffinato, abbastanza violento e molto accattivante, con dei richiami allo speed-metal degli anni ottanta ed al metal più classico, sopratutto grazie alle vocale di Paul e Jerry che ci dimostrano come un cantante thrash possa essere molto più che un urlatore. E quanto ci sappiano fare, gli Ancient Dome ce lo dimostrano subito: l’opener N.I.F. inizia con break e cori belli violenti, sul solco di band come i Destruction; si picchia duro, ma poi ecco il refrain quasi power. In questo “Cosmic Gateway To Infinity” c’è qualcosa della Bay Area più melodica, qualcosa della scuola tedesca (Destruction e Kreator, sopratutto), ed un po’ del genio istrionico di Annihilator e Coroner, tutto condito da tantissimo metal classico. E’ un disco strano ed ambivalente: violento e melodico, molto classico e contemporaneamente fresco, ben suonato ma con passaggi carichi della giusta dose di ignoranza. Ascoltando “A Sea Of Stars”, per esempio, si ha l’impressione di saper già tutto, con quell’arpeggio iniziale scippato ai Metallica, ed invece il pezzo prende una piega totalmente inaspettata, con un tiro completamente diverso. “Cosmic Gateway To Infinity” è la dimostrazione che si può fare dell’ottimo thrash metal, originale e personalissimo, pur restando ancorati agli aspetti più old-school; insomma una piacevole sorpresa per chi scrive, che aveva giudicato la band forse un po’ troppo frettolosamente col precedente “Perception Of This World”. Disco da ascoltare assolutamente.