voto
5.5
5.5
- Band: ANCIENT DOME
- Durata: 00:43:44
- Disponibile dal: 30/03/2009
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
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Thrash metal nudo e crudo. Basteranno le prime note dell’omonima “Ancient Dome” a farvi capire cosa vi attende nel prosieguo del disco. Partiti come band di classic metal, il gruppo ha subito un’evoluzione che pare aver trovato in questo “Human Key” una linea musicale piuttosto delineata. Il thrash metal dei nostri è abbastanza classico, dotato di una certa ruvidezza che fa trasparire l’influenza delle band storiche, non quelle moderne quindi. I cambi di tempo repentini di “Ancient Dome”, canzone opener dell’album, uniti alla voce ficcante del cantante, abbastanza acuta in alcuni frangenti, risulteranno un mix letale che ben disporrà all’ascolto dell’album. La successiva “State Of Regression” è canzone basata sulle trame chitarristiche, c’è spazio per virtuosismi alla sei corde senza tralasciare la pesantezza della sezione ritmica. I brani si susseguono una dopo l’altra secondo gli schemi delle due canzoni appena citate: potente sezione ritmica (grazie anche agli ottimi suoni dell’album) e melodie alternate create dalla chitarra che spesso si produce anche in buoni assoli. Si distacca da ciò “Cold September”, dove il cantante mette in mostra una voce da ballad heavy metal. La composizione è orecchiabile, ma stona un po’ col resto della produzione. L’album si chiude con altri pezzi sulla stessa falsariga. Album di thrash metal onesto, senza infamia e senza lode. Il panorama musicale è ultimamente intasato da produzioni da ogni parte del mondo, anche discrete se vogliamo. La differenza è trovare quel quid che consenta l’emersione dal marasma di band scatenato da internet, MySpace et similia. “Human Key” (per ora), non ce la fa.