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- Band: ANGEL DUST
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Self
Nuova fatica per gli Angel Dust, heavy metal band ottantiana prima sciolta, poi tornata a nuova vita lo scorso decennio, che oggi tornano con questo “Of Human Bondage”, simbolo della loro evoluzione musicale. Ai tempi di “Border Of Reality” (album del come-back) si parlava di metal melodico, oggi la band, forte del nuovo chitarrista Ritchie Wilkinson (Demons & Wizards), guarda al futuro, al sound del nuovo millennio, pur mantenendo la propria matrice classica. Le canzoni di “Of Human Bondage” sono infatti un cocktail vincente di heavy metal e thrash, le chitarre macinano riffs potenti e più estremi rispetto al passato, nonostante la struttura portante dei pezzi, come afferma anche la band, mantenga quella melodia catchy che da anni accompagna il monicker Angel Dust. Pezzi come “The Human Bondage” o “Disbeliever” sono esempi vincenti delle mie parole precedenti, ma non crediate di trovarvi un disco con dieci brani-fotocopia: se da una parte dominano i chitarroni thrash, dall’altra sono i synth e le tastiere a dare il tocco di originalità. Buona la produzione dell’album e le performances dei musicisti, certo non siamo ai livelli del mitico “Enlighten The Darkness”, ma non si può rimanere indifferenti di fronte ad una band che vuole distinguersi, tentando in tutti i modi, pur mantenendo le carte vincenti del passato, di andare avanti e di dire qualcosa di nuovo. Non mi stupirei se “Of Human Bondage” riuscisse ad accaparrarsi una notevole fetta di fans amanti del metal moderno, sarebbe per loro un occasione di (ri)scoprire, come suonava la loro musica dieci-quindici anni fa.