7.5
- Band: ANGRA
- Durata: 00:48:32
- Disponibile dal: 24/09/2010
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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Quattro anni di silenzio dopo due dischi non certo da annoverare tra i migliori della propria discografia sono lo scenario dalla quale gli Angra provano a ripartire, forti del rientro in formazione dello storico batterista Ricardo Confessori. Il ritorno all’ovile del talentuoso drummer porta con sé una vena progressiva da sempre nel DNA della band, ma oggi più forte che mai grazie alla costante ricerca di ritmiche atipiche e suggestioni latine. L’anima power metal della band non è assolutamente dimenticata, però, a parte un paio di episodi lineari ( “Arising Thunder” e “The Rage Of The Waters”), invero da archiviare tra i momenti più scialbi dell’intero lavoro, la doppia cassa, i ritornelli orecchiabili e le partiture sinfoniche sono inserite in un contesto più ampio che comprende anche stacchi prog e rifiniture rock perfettamente integrate come ci dimostrano i brillanti risultati di “Awake From Darkness”. Edu Falaschi sembra in netta ripresa dopo le indecisioni di “Aurora Consurgens” e soprattutto “Temple Of Shadows” modulando la sua voce su registri differenti a seconda delle occasioni e sfornando linee vocali da masticare un po’, ma alla lunga vincenti, così come particolarmente ispirata si dimostra la virtuosa coppia d’asce Bittencourt-Loureiro in grado di convincere sul riffing graffiante di “Hollow” ma allo stesso tempo di emozionare nel mid-tempo atmosferico “Spirit Of The Air”, che vince per distacco la palma di pezzo migliore del disco. Il quintetto brasiliano non delude neppure sul fronte ballate, grazie al bellissimo crescendo firmato “Lease Of Life” e alla vena malinconica di “Ashes”, ultimo episodio di un disco largamente positivo che riporta il gruppo sud americano ai livelli di “Rebirth”.