5.5
- Band: ANGRA
- Durata: 01:57:52
- Disponibile dal: 29/10/2012
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
E’ giunta l’ora per i celeberrimi brasiliani Angra di pubblicare il primo best of, e lo fanno con un doppio album che ha lo scopo di riassumere la propria storia, dividendola idealmente e fisicamente in due parti, due anime, che rappresentano la prima incarnazione con Andre Matos alla voce, e la successiva rinascita con Edu Falaschi. Sappiamo che negli ultimi anni la band non ha vissuto momenti particolarmente esaltanti, e che ora si ritrovano senza cantante: ecco che forse ci spieghiamo questa pleonastica compilation come mero adempimento contrattuale. Ovviamente la scarsa appetibilità del greatest hits in questione esula dall’aspetto musicale: stiamo parlando di una band che ha scritto pagine indelebili di power progressive metal, contaminandolo con influenze della propria terra e con virtuosismi cristallini. Il problema è il mercato musicale attuale, dove per una buona fetta di pubblico il concetto di album si è trasformato, e dove con pochi click è possibile ricrearsi la stessa playlist di questo “Best Reached Horizons”. E il grosso rammarico è che se questa raccolta fosse uscita nel 2000, sarebbe stata molto più appetibile, perché la qualità racchiusa qui dentro è notevole e, diciamocelo, risaputa. Ecco che ci ritroviamo a leggere con bramosia i commenti di Rafael Bittencourt ai singoli album inclusi nel booklet, l’unico vero elemento di interesse del lavoro (tralasciamo l’inascoltabile e caotica cover di “Kashmir” dei Led Zeppelin, estratta da un tributo). La storia degli Angra in musica e parole, una storia che ha diviso membri e fan, che è durata più di vent’anni e che ora è giunta ad un punto di stallo, che molti sperano rappresenti il prologo ad una reunion con Matos, nonostante il parere contrario di quest’ultimo. Un’idea regalo per chi volesse fare proselitismo, nulla di più. Come sempre si ricorda in questi casi, il voto rappresenta unicamente la raccolta e le liner notes, e non la qualità della musica inclusa, per la quale vi rimandiamo alle recensioni degli album.