6.5
- Band: ANGUISH FORCE
- Durata: 00:55:55
- Disponibile dal: //2009
- Etichetta:
- My Graveyard Productions
- Distributore: Masterpiece
Assieme alla raccolta di vecchi brani riregistrati “RRR 1988-1997” arriva il nuovo “Created 4 Self-Destruction”, il quarto album per i classic metaller bolzanini Anguish Force. Premettiamo che anche in questo caso il gruppo ha optato per suoni decisamente lontani dallo standard ultra-patinato delle moderne produzioni, preferendo al contrario una produzione più grezza e retrò ma comunque curata. Stilisticamente invece il lavoro differisce dalla raccolta sopra menzionata per la presenza di un numero maggiore di brani vicini al power. L’assalto iniziale speed metal di buon impatto con la titletrack è infatti subito seguito da “Babylon”, un pezzo dove i ritmi sono sempre sostenuti ma la linea vocale è decisamente più melodica e orecchiabile. La successiva “World Of Wars” è invece un mid tempo un dove un riff ridondante accompagna la buona interpretazione di strofe e ritornelli epici da parte del vocalist Johnny Thunder. Episodi invece che convincono meno sono la veloce “Nuclear Penalty” dalla linea vocale piuttosto canonica sul ritornello e l’eccessivamente lunga e prolissa “Hkcainos (Cassandra’s Reign)”, nella quale un discreto chorus e una bella parte solista non bastano a bilanciare la poca varietà di un brano che si sviluppa su ben sedici minuti. Il resto del lavoro è invece caratterizzato da brani complessivamente discreti come la hard rockeggiante "Don’t Stop Cryin'(For The Rain)", la tirata e riffatissima “Apocalypse Is Near” o “Cry, Gaia Cry” brano in cui ancora una volta il riffing serrato di LGD è associato ad un refrain piuttosto power-oriented dalla melodia immediata e cantabile, seppur anche in questo caso un tantino scontata. Tirando le somme, possiamo affermare che tra le due recenti uscite, “RRR 1988-1997” e questo “Created 4 Self-Destruction”, dal punto di vista qualitativo le differenze sono minime e il secondo paga solo un approccio dal minor impatto e un songwriting un qualche caso meno convincente. Se vi piace il metal classico, un ascolto è ad ogni modo consigliato.