7.5
- Band: ANIMALS AS LEADERS
- Durata: 00:46:30
- Disponibile dal: 04/11/2011
- Etichetta:
- Prosthetic Records
- Distributore: Audioglobe
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Come prendere un esecutore ineccepibile come Satriani e metterlo al servizio dei Meshuggah. Sembrerebbe davvero così ascoltando “Weightless” alla cieca, salvo poi aprire gli occhi e accorgersi che sulla copertina è riportato il nome Animals As Leaders. Loro avevamo gia avuto il piacere di conoscerli con l’omonimo debutto: band strumentale, niente bassista e dotati di una capacità sorprendente nel fondere un godibile virtuosismo mai nauseante e ritmiche math-post core incalzanti, tutto grazie alla mente brillante di un mago della sei corde – in questo caso otto – che riporta il nome di Tosin Abasi. Quanto allora, direte voi, potrebbe durare una formula del genere? “Weightless” è proprio qui per mettere a tacere tutti i malfidenti. Lo fa grazie ad un songwriting rinnovato, che si lascia alle spalle le atmosfere calde – complice anche il cambio di produzione – del predecessore per mettere in primo piano il lato cibernetico, freddo e artefatto della musica del trio di Washington, sempre perfetto sotto il punto di vista tecnico ma più attento che mai nello sperimentare suoni macchinosi ed emotivamente artificiali, parola che, di fatto, si contradirebbe da sola se non stessimo parlando di questi tre prestigiatori. Vengono relegati in secondo piano assoli e scale, mezzi che, nel corso di tutti i brani, ricoprono il ruolo di contribuire al completamento finale del quadro e non di farne da veri e propri padroni, scelta vincente e in grado di mettere la band nella posizione di poter “giocare” come meglio crede con le proprie influenze mathcore e con le gradevoli campionature sparse qua e là nella tracklist, permettendosi anche il lusso di poter, in minima parte, reinventare un genere. Tuttavia, anche in questo caso, c’è spazio per i delicati intimismi in contrasto con l’anima esagitata dei nostri già dai tempi dell’esordio: si passa dalle danze contorsioniste di “Do Not Go Gently” alle intense carezze di “New Eden” con una naturalezza tale da far congelare qualsiasi band prog attualmente in circolazione, rimanendo sempre su ottimi livelli espressivi e presentando cambi di tempo mai banali. Potremo stare ore e ore a parlare dell’evidente talento degli Animals As Leaders e della loro capacità nell’evitare di rendere monotono un lavoro del genere senza l’utilizzo di una voce, ma la verità è che, sgombrato il cervello da ogni pensiero, bastano un paio di ascolti alle camaleontiche “Odessa” e “Isolated Incidente” o, per orecchie più sciupate, alla delirante “Earth Departure”, per farsi lobotomizzare dalle loro scariche musicali ad alta tensione e rimanerne elettrizzati a tal punto da non poterne fare a meno. E insomma, spero abbiate capito: non stiamo consigliando l’ennesima band sborona per ascoltatori sboroni, gli Animals As Leaders – a differenza di molti colleghi virtuosi- dietro quella corazza composta da scale e assoli hanno una vera e propria anima. Classe, personalità e un’invidiabile praparazione tecnica sono gli ingredienti che fanno di “Weightless” uno dei dischi prog dell’anno.