ANNIHILATOR – Annihilator

Pubblicato il 15/05/2010 da
voto
7.0
  • Band: ANNIHILATOR
  • Durata: 00:48:50
  • Disponibile dal: 17/05/2010
  • Etichetta:
  • Earache
  • Distributore: Self

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Cambiano le etichette, cambiano i musicisti e cambia il numero dell’anno. Ma Jeff Waters non sembra farci caso e, agguerrito come sempre, ci sbatte in faccia un nuovo lavoro dei suoi Annihilator. Punto fermo del progetto sembra ormai essere anche Dave Padden, singer pure lui canadese che ne ha fatti di miglioramenti dai primi tempi in seno al gruppo. Il ragazzo può ormai cantare qualsiasi cosa e, forse anche per questo, comincia a essere garanzia di qualità. Certo, la mente resta quella di Waters, in questo disco capace di inserire, mai a sproposito, ben 66 (!) assoli per una media di più di sei per ognuno dei dieci pezzi. A giudicare dalla copertina si intuirebbe un indurimento generale del sound, ma quello che in fin dei conti potete trovare nelle dieci tracce di questo disco omonimo è il solito turbinio di riff, costante delle composizioni di Jeff. Si nota subito una dicotomia marcata: tanta è la cura della melodia e delle strutture nelle parti strumentali e nell’esecuzione degli assoli, quanta la ricerca dell’impatto e del groove nelle strofe e nei ritornelli, per lo più cantanti a voce pulita. La cosa potrebbe anche funzionare e dare dinamismo all’album, ma in taluni punti le idee non sono ben amalgamate e subentra l’effetto “collage”. Tra i richiami al passato più remoto della ottima “The Trend”, dove si odono i fischioni di “Alice In Hell”, e quelli al periodo di metà anni novanta di “Betrayed”, si rischia di percepire come in secondo piano lo spirito evolutivo nel songwriting, comunque presente anche se non subito evidente. Alla cosa contribuisce pure l’eccessiva monoliticità dei ritmi e dei tempi, che fa apprezzare pienamente i singoli dettagli solo dopo qualche ulteriore ascolto. Non mancano i puri assalti thrash di “Coward” e “Ambush” (molto meglio la prima), i rallentamenti ad effetto di “25 Seconds” o la solita incursione nell’hard rock, questa volta rappresentata dalla buona cover di “Romeo Delight” dei Van Halen (grande Padden nell’imitare Roth). Buone idee anche su “Death In Your Eyes” ma, pur non facendo brutta figura nella bacheca del gruppo, era lecito aspettarsi qualcosa di più da questo disco, stando anche alle dichiarazioni di Waters (“Finalmente ho avuto tutto il tempo che volevo per scrivere un disco, e l’ho fatto nel modo in cui volevo io”). Se siete tra lo zoccolo duro di fan, “Annihilator” è da non perdere, se invece il vostro pane quotidiano è il metal in genere, vedete di accontentarvi…

TRACKLIST

  1. The Trend
  2. Coward
  3. Ambush
  4. Betrayed
  5. 25 Seconds
  6. Nowhere To Go
  7. The Other Side
  8. Death In Your Eyes
  9. Payback
  10. Romeo Delight
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