ANNISOKAY – Aurora

Pubblicato il 02/02/2021 da
voto
8.0
  • Band: ANNISOKAY
  • Durata: 00:48:20
  • Disponibile dal: 28/01/2020
  • Etichetta:
  • Arising Empire
  • Distributore: Warner Bros

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Aspettavamo con impazienza questo “Aurora”, quinto album in studio per gli Annisokay la cui uscita è stata rimandata causa Covid-19. La lunga attesa è stata accompagnata da ben sei estratti, e ora che abbiamo di fronte l’album intero possiamo affermarlo con certezza: la formazione tedesca per quanto ci riguarda ha tutte le carte in regola per diventare uno dei ‘nomi da seguire’ della scena melodic-core, seguendo l’esempio tracciato dai vari Bring Me The Horizon, Parkway Drive e, se pur in modo più discontinuo, Asking Alexandria. Se il solco è lo stesso, diciamo però che la formula è un mix di tutti gli elementi sopra: l’elettronica è presente ma non pervasiva come nei BMTH, l’energia non manca ma senza la velocità degli australiani, e anche gli inevitabili breakdown sono dosati con parsimonia. Ma soprattutto, rispetto al pur valido “Arms”, a catturare l’attenzione è la varietà che caratterizza questo nuovo lavoro, primo con il nuovo screamer Rudi Schwarzer ad affiancare le clean vocals del chitarrista Christoph Wieczorek. La sexy violence dell’opener “Like A Parasite” colpisce come una sventola, piazzando un hook degno di “Sempiternal”, ma non è che l’inizio della giostra. Dall’ignoranza edulcorata di “STFU” (acronimo di ‘Shut The Fuck Up’) al piano-rap linkinparkiano di “The Tragedy”, c’è un costante equilibrio pur nella mescolanza di stili, cui si aggiunge qualche retaggio nu-metal (“Bonfire Of The Millenials”) e finanche un certo gusto anthemico in stile ultimi Papa Roach (“The Cocaines Got Your Tongue”). La concentrazione dei singoli nella prima metà del disco lascerebbe presagire un lato B più sottotono, ma pur senza ulteriori colpi di scena la qualità resta elevata sotto i colpi delle varie “Under Your Tattoo”, “I Saw What You Did” e “Friend Or Enemy”, che anzi alzano il livello di testosterone. Se poi perfino la ballad di turno (“Standing Still”) riesce a non suonare eccessivamente stucchevoli, che altro chiedere di più (oltre al proverbiale Lucano/Nespresso)? Là dove negli anni ’00 erano Heaven Shall Burn, Caliban, Maroon e Neaera a dettare legge, possiamo dire che la nuova scena – oltre agli Annisokay, citiamo in ordine sparso Eskimo Callboy/Ghostkid, Any Given Day e To The Rats And Wolves – porta avanti la tradizione, ovviamente riveduta e contaminata secondo i dettami attuali. Ben venga a questo punto il rinvio a gennaio 2021: se il buongiorno si vede dal mattino, “Aurora” segna l’alba di una nuova epoca per gli Annisokay.

TRACKLIST

  1. Like A Parasite
  2. STFU
  3. The Tragedy
  4. Face The Facts
  5. Overload
  6. Bonfire Of The Millenials
  7. The Cocaines Got Your Tongue
  8. Under Your Tattoo
  9. The Blame Game
  10. I Saw What You Did
  11. Standing Still
  12. Friend Or Enemy
  13. Terminal Velocity
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