7.0
- Band: ANTAGONIST A.D.
- Durata: 00:30:00
- Disponibile dal: 03/06/2022
- Etichetta:
- Greyscale Records
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Sicuramente gli Antagonist A.D. hanno un’idea ben definita di come debba suonare il loro metalcore. Il precedente “Haunt Me as I Roam” aveva in verità presentato alcune variazioni sul tema, un’impronta a tratti più moderna e melodica saltuariamente sottolineata dai contributi di ospiti provenienti da Architects o Deez Nuts, ma con questo nuovo “Through Fire All Things Are Renewed” il gruppo neozelandese è tornato grosso modo allo stile di sempre, spingendo le proprie istanze verso una sorta di slayer-core diretto e tagliente. Un suono che avevamo avuto modo di conoscere grazie a dischi come “Nothing from No One” e “Old Bones Make New Blooms” e che oggi riprende con prepotenza il centro della scena, andando a restaurare la vecchia estetica del suono della band. L’intuizione degli Antagonist A.D. è quella di mettere a nudo la forza primitiva, rude e animalesca capace di sprigionarsi da pochi riff ben assestati e dagli immancabili breakdown, il tutto per consegnare un sound in cui si concentrano soprattutto istinto ed energia, per un’espressione dai tratti tanto schietti quanto incisivi ed emotivamente provocatori. Buona parte dei brani inclusi nell’opera sono stati presentati negli ultimi anni tramite una serie di EP rilasciati principalmente su piattaforme digitali, ma l’ascolto della tracklist completa ha comunque il suo perché nel suo sottolineare a più riprese la forza propulsiva del sound del gruppo. Certo, la varietà non è mai stata tra le principali qualità degli Antagonist A.D., quindi non è un caso che alcuni riff qua e là sappiano di già sentito, tuttavia “Through Fire All Things Are Renewed” ha il pregio di mantenersi entro una durata complessiva azzeccata: solo un pugno di episodi si avventura oltre i tre minuti – vedi, ad esempio, la conclusiva “Through Fire”, in cui i ragazzi sperimentano anche con melodie e vocalizzi alla Crowbar. Per il resto, non ci si dilunga troppo, puntando tutto sull’impatto graffiante di un allestimento essenziale che gioca con rapidità e inquietudine. Se siete fra coloro che ricapitano spesso sui lavori di Arkangel, Earth Crisis o Walls Of Jericho, l’ascolto è insomma consigliato.