7.0
- Band: ANTHENORA
- Durata: 00:53:06
- Disponibile dal: /05/2006
- Etichetta:
- My Graveyard Productions
- Distributore: Masterpiece
Ritornano alla ribalta i nostrani Anthenora, arrivati con “Soulgrinder” al loro secondo full-length, dopo il buon “The Last Command” del 2004. Fedeli alle loro origini, gli Anthenora si lanciano in undici brani (più una intro) di metallo fumante, portando avanti quella tradizione sonora più classica, prendendo spunto sia dal heavy metal tradizionale europeo, sia dal power metal roccioso d’Oltreoceano. Il nuovo “Soulgrinder” è un lavoro sufficientemente maturo, che presenta una band compatta e carica sotto ogni aspetto. Il suono e la produzione non sono perfetti, bisogna dire, soprattutto per quanto riguarda le chitarre, ma questo non va a incidere sul valore finale del CD, che rimane su buoni livelli per la maggior parte dell’album. Il songwriting è sufficientemente vario, benché in linea con la produzione metallica più classica, e la band scorrazza senza sosta tra assalti sonori al limite del power-thrash americano (“Dawn Of Blood”, “Soulgrinder” e “Hellish Fire”), al metallo tradizionale dalle venature maideniane come in “The Call Of The Undead”, uno dei picchi dell’album. Infine, vale la pena di citare “Hundred Knives”, un intenso brano in crescendo, che ricorda un po’ le atmosfere dei Metal Church di “Watch The Children Pray”. Un altro buon lavoro, quindi, che non affonda mai nel mare della mediocrità, anche se, di tanto in tanto, la band subisce qualche scossone, finendo per tappare qualche falla con dei brani un po’ scialbi (“Cassandra” e “Dream Catcher”). Nel complesso, comunque, il giudizio non può che essere positivo: un ascolto consigliato per tutti gli amanti della vecchia scuola.