7.0
- Band: ANTHRAX
- Durata: 00:53:06
- Disponibile dal: 03/03/2003
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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“We’ve Come For You All” è sicuramente una delle uscite più calde di questo 2003, un ritorno attesissimo dai fan degli Anthrax desiderosi di un riscatto da parte dei loro beniamini dopo un disco non esattamente felicissimo come “Volume 8”. Una lunga serie di problemi ha ritardato parecchio la release del nuovo lavoro di Scott Ian e soci, in particolar modo una lunga serie di beghe legali con la vecchia casa discografica, oggi fortunatamente superate grazie alle ali protettrici del colosso ‘indipendente’ Nuclear Blast. Entrando invece nel dettaglio di “We’ve Come For You All”, premettiamo sin da ora che gli Anthrax non hanno la benché minima intenzione di tornare sui loro passi, di suonare come facevano diciannove anni fa ai tempi di “Fistful Of Metal”, e ancora una volta siamo di fronte ad un album al passo con i tempi, moderno, che racchiude al suo interno una serie infinita di influenze. A parte per l’aggressiva opener “What Doesn’t Die” e altri rari momenti, dimentichiamo le seminali sfuriate in doppia cassa sparata di Charlie Benante: i pezzi riprendono lo stile degli ultimi lavori della band, in particolare proprio “Volume 8” e, contemporaneamente, possiedono quel tocco di grinta e di genialità in più che da anni non si vedevano alla corte degli Anthrax. Nu Metal, una punta di hardcore, metal e rock, questi sono gli ingredienti del cocktail che si esprime in brani diversissimi fra loro come “Safe Home”, grintosa, ma orecchiabile quanto basta per poter passare in radio (particolarmente d’effetto l’assolo di chitarra), “Black Dahlia”, velocissima e brutale nel refrain in stile S.O.D. (nei quali non a caso Ian e Benante militavano) o “Caddilac Rock Box”, in cui le influenze bluesy della band si sbizzarriscono senza timore alcuno. A dare una marcia in più è ancora una volta John Bush, cantante spesso al centro di forti discussioni sulla sua capacità di sostituire il mai dimenticato Joey Belladonna: la sua versatilità nell’interpretare pezzi così ricchi delle influenze musicali più svariate ha un qualcosa di sconcertante (e chi non lo considera più un cantante metal lo ascolti insieme ai suoi vecchi Armored Saint). Promozione a pieni voti per “We’ve Come For You All”, poco thrash per i più tradizionalisti, ma tanta voglia di progredire e sperimentare nuove sonorità che farà venire l’acquolina in bocca ai rocckettari più open minded. Non mancate di acquistare questo platter, gli Anthrax sono tornati, sono venuti per tutti voi.
P.S. “Caddilac Rock Box” e “Strap It On” vedono la partecipazione di Dimebag Darrel dei Pantera come special guest.