ANTHRAX – Worship Music

Pubblicato il 15/09/2011 da
voto
6.5
  • Band: ANTHRAX
  • Durata: 01:05:49
  • Disponibile dal: 13/09/2011
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Negli ultimi anni sono accaduti una serie di eventi concatenati che hanno creato notevole confusione tra i fan degli Anthrax, ma soprattutto hanno messo in gioco la credibilità della celebre band di New York, a causa dei continui e rocamboleschi cambi di line up che hanno posticipato fino ad oggi l’uscita di “Worship Music”. Finalmente, dopo otto anni dall’ultimo studio album “We’ve Come For You All”, abbiamo tra le nostre mani il suo erede, firmato da quattro quinti del team del capolavoro speed-thrash “Among The Living” (Dan Spitz è sostituito da Rob Caggiano). Tuttavia, se qualcuno si aspettava un ritorno alle origini, rimarrà con un palmo di naso. O meglio, per essere più precisi, ci sono soltanto un paio di episodi e alcuni rivoli del vecchio sound spalmati in tutto il disco. Difatti, una dalle poche concessioni al passato è rappresentata proprio dal singolo (già edito quest’estate) “Fight’Em Til You Can’t”,  che peraltro potrebbe essere visto come un clamoroso autogol, in quanto il riff portante è fin troppo simile a quello di “Gridlock”. Tuttavia,  il brano riesce a tirare fuori dal cilindro un’autentica magia rappresentata da un ritornello incisivo e molto catchy, interpretato da un Belladonna in stato di grazia. Decisamente più coesa ed ispirata, nel suo insieme, “The Devil You Know”, mentre il resto della tracklist invece si districa prevalentemente su midtempo infarciti di ritmiche groovy e ruotanti attorno a un songwriting complessivamente altalenante. A colpire sono l’anthemica “In The End”, che  si rivela il vero fiore all’occhiello del lavoro, graziata da ispirate melodie vocali, mentre “Crawl” strizza l’occhio ad un certo alterntative rock di pregevole fattura, verosimilmente più adatto per le corde vocali dell’ex Bush. Anche “Earth On Hell” si dimostra vincente, giostrata su un riffing veloce e chirurgico spezzato da un refrain melodico e cadenzato. Invece, rileviamo le note dolenti in episodi come “The Giant”, esemplare nel riciclare tutti i clichè del thrash metal più canonico e zoppicante, così come “I’m Alive”, episodio che nel riffing aggiorna la lezione dei Black Sabbath più heavy, ma le cui buone intenzioni vengono sommerse da linee vocali fastidiosamente fiacche e scontate. Anche il monolitico incedere di “Judas Priest” non convince, visto che si trascina stancamente per oltre sei minuti senza regalare grossi sussulti. E non va meglio con “The Constant”, sorta di ibrido scolorito che nelle strofe richiama il groove di “Superhero”, ma nel cui bridge vengono iniettate le atmosfere meste di “State Of Euphoria”. Per fortuna, le quotazioni ritornano a salire con “Revolution Screams”, canzone decisamente dinamica e accattivante, alla quale spetta il compito di chiudere un comeback sì atteso, ma più che mai ricco di luci ed ombre. Staremo ora a vedere come gli Anthrax prenderanno le mosse da questo controverso parto: la più viva speranza è comunque quella di non dover aspettare altri otto anni per ascoltare un nuovo capitolo discografico…

TRACKLIST

  1. Worship
  2. Earth On Hell
  3. The Devil You Know
  4. Fight ‘Em Til You Can’t
  5. I’m Alive
  6. Hymn 1
  7. In The End
  8. The Giant
  9. Hymn 2
  10. Judas Priest
  11. Crawl
  12. The Constant
  13. Revolution Screams
1 commento
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