8.5
- Band: ANTICHRIST SIEGE MACHINE
- Durata: 00:25:30
- Disponibile dal: 19/04/2024
- Etichetta:
- Profound Lore
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Nessun rimpianto, nessun rimorso: il passo fiero e sprezzante degli Antichrist Siege Machine non conosce tracce di fiacca o stanchezza, e mentre si cerca di rimettere ancora insieme i pezzi dopo le pesanti deflagrazioni del precedente “The Purifying Blade”, ecco che il tremendo duo americano sgancia una nuova bomba atomica sul mercato discografico, corrispondente stavolta al nome di “Vengeance Of Eternal Fire”.
Finito l’effetto sorpresa scatenato dalle prime gesta artistiche di SB e RZ, possiamo certamente segnalare il nuovo arrivato come il disco della conferma definitiva circa le indubbie abilità massacranti dimostrate dalla coppia, che riparte esattamente da dove si era fermata tre anni fa.
Collocandosi stilisticamente nella corrente war metal meno satanica e più interessata invece alle tematiche belliche, i Nostri portano letteralmente l’Inferno in Terra grazie alle loro dosi letali di death metal impuro, contaminato inesorabilmente da tutti quegli accenti più acidi e corrosivi appartenenti al black metal, partendo proprio dall’impostazione vocale di SB e le sue linee metriche prive di pietà verso l’ascoltatore.
Siamo solo all’inizio però, se vogliamo considerare gli instancabili pattern di batteria che incastra sotto ad esse, creando un background ritmico veramente aggressivo, terreno perfetto per la moltitudine di riff devastanti rilasciati dalla chitarra di RZ, baciato da un’ispirazione sempre fresca che rende questi brani dei piccoli gioielli del Male.
Citare una canzone piuttosto che un’altra avrebbe poco senso, sia per l’alta qualità di ognuna, sia perché ogni episodio dell’album racchiude al suo interno tutti gli elementi essenziali degli ASM, configurandosi come un piccolo saggio a sé di tutte le loro caratteristiche salienti: il caos, la violenza, i rallentamenti e alcune finezze in fase di arrangiamento emergono infatti indistintamente da tutti i venticinque minuti di durata del disco, lasciando niente al caso e rilasciando una prova musicale dall’intensità difficilmente replicabile.
A coadiuvare lo scempio, contribuisce poi una produzione semplicemente perfetta, potente, lievemente più chiara rispetto a “Purifiyng Blade” e vero asso nella manica nella realizzazione di un prodotto ineccepibile sotto ogni punto di vista: “Vengeance Of Eternal Fire” ribadisce ormai definitivamente il pieno controllo dei propri mezzi esercitato dal duo, capace di scrivere brani fulminanti e memorabili, dotati di potenza ed intelligenza, pensati col cervello ed eseguiti col cuore.
Se Diocletian, Revenge e Heresiarch rappresentavano per gli ASM una forte influenza artistica, ci sentiamo oggi di elevarli con merito allo stesso status di culto, grazie al valore indiscutibile dimostrato sul campo di battaglia di questo ultimo lavoro.