7.0
- Band: ANY FACE
- Durata: 00:18:36
- Disponibile dal: 24/03/2009
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Nuovo capitolo discografico per gli Any Face, che tornano a tre anni dal loro precedente album “Craving Out Of Mist”, dato alle stampe dall’etichetta francese Deadsun Records. Lineup totalmente rinnovata: unico sopravvissuto Davide Stura, bassista che ha mantenuto viva la formazione e ha reclutato forze nuove per la registrazione di questo “Deaf Songs for a Dead World”. A completare la lineup Antonio Pollizzi e Antonio “Krigse” Marcon, ex-membri dei varesotti Ancestral Stigmata, e Yuri Bianchi, già cantante di formazioni come Bloodline Propaganda, ex Hybris ed Addiction Crew. Il death metal degli Any Face richiama alla mente formazioni come Carcass dell’era “Necroticism” e tutta la scena techno-death che si è sviluppata nei primi anni novanta. Intro di basso e la cavernosa voce di Yuri introducono “Infecting Human Ground”: chitarre ispirate e taglienti, mentre la sezione ritmica predilige continui cambi ritmici e di umore che, se da un lato rendono meno fluido e continuo l’ascolto, dall’altro assicurano ai quattro brani inclusi una longevità superiore. Le successive tre tracce mantengono le stesse coordinate sonore del brano apripista: brani che non raggiungono mai velocità spezzacollo prediligendo maggiormente la complessità ritmica e la ricercatezza degli arrangiamenti. Ottima la voce del nuovo arrivato Yuri, bravo nel variare il proprio cantato nel corso dei quattro brani riuscendo nell’intento di donare un minimo di varietà alle composizioni, cosa apprezzata in un genere come il death metal che concede poco spazio alle sperimentazioni vocali. Forse i numerosi cambi di tempo spezzano eccessivamente il ritmo dei brani rendendo necessario qualche ascolto aggiuntivo e rischiano di fare cadere l’interesse di chi ama il death più sanguigno e d’impatto: in una proposta tecnica come quella degli Any Face non avrebbe sfigurato qualche assolo in più, dato che quelli presenti, brevi e poco ispirati, non riescono a rendere più appettibili i brani. Convincente e professionale la parte visiva dell’album a partire dalla copertina e del booklet anche se è da registrarsi la mancanza dei testi dell’album. Quattro brani purtroppo sono pochi per effettuare un giudizio completo, ma è chiaro che gli Any Face con questo “Deaf Songs for a Dead World” hanno colpito nel segno: speriamo che qualcuno si accorga di loro e li metta sotto contratto… le qualità espresse in questo demo parlano da sole, confidiamo nel fatto che vengano confermate nel nuovo album.