6.0
- Band: APOSTOLICA
- Durata: 00:46:44
- Disponibile dal: 22/09/2023
- Etichetta:
- Scarlet Records
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Non si arrendono i mascherati Apostolica, risposta italiana all’emergere di Sabaton e Powerwolf, che dopo il non esaltante debut “Haeretica Ecclesia” arrivano con il secondo “Animae Haeretica”, dedicato al movimento religioso degli Apostolici.
Tralasciando il latino maccheronico del titolo, c’è da dire che rispetto al disco precedente sono stati fatti dei passi avanti: non è un mistero che l’anima della band giri attorno a Marco Pastorino e Andrea Falaschi, provenienti rispettivamente dai Temperance e dai Deathless Legacy, che stavolta hanno deciso di fare, quantomeno dal punto di vista produttivo, le cose per bene.
Seppure tutto suoni, come sempre, come una scopiazzatura dei cori dei Sabaton unita all’organo dei Powerwolf, almeno il missaggio del disco fa risaltare meglio l’atmosfera da cattedrale che non si riusciva a respirare nel lavoro precedente: essa esce prepotentemente nei chorus di pezzi come “Angel Of Smyrna”, e caratterizzano meglio anche episodi come “Gloria”. Anche la voce di Ezekiel stavolta risulta un po’ più nelle corde della band, mentre in passato era decisamente più debole.
Pezzi come “Heretics”, nonostante i palesi riferimenti alle band sopracitate, ha quantomeno dalla sua un buon ritornello capace di stamparsi nella testa dell’ascoltatore, accompagnato dalla doppia cassa e dall’immancabile organo da cattedrale, mentre la ballad “Tomorrow Belongs To Me”, cover del grande pezzo tratto dal film “Cabaret” del 1972 (e recentemente ripresa dalla serie tv “The Man In The High Castle”, basata sul libro distopico di Philip K. Dick), riesce nonostante tutto a strapparci un sorriso divertito.
A migliorare è inoltre il songwriting, con la presenza di alcuni stacchi più appartenenti alla nostra tradizione power metal, come gli assoli ben piazzati in brani come “Fire” o nell’incede inquisitorio di “Black Prophets”.
Insomma: si tratta di un buon disco? I nostri hanno imparato la lezione dall’album precedente? Si e no.
Sebbene infatti siano stati fatti dei passi avanti, gli Apostolica sono ancora troppo attaccati al successo dei Sabaton e dei Powerwolf, dai quali prendono gran parte dell’ispirazione per il loro sound, quando invece, a nostro giudizio, dovrebbero staccarsi da quella fonte per volgersi magari verso un power più neoclassico e meno citazionista. Non è infatti un caso che i pezzi più scopiazzati dalle band di cui sopra siano quelli scelti come singoli, quasi a volersi infilare nelle scarpe di altri per seguirne il successo, mettendo in secondo piano materiale ben più interessante.
“Animae Haeretica” è un disco sufficiente, ideale per chi ascolta solo ed esclusivamente quello che qualcuno ha definito ‘cosplay power metal’, ma sicuramente non adatto a chi ha una conoscenza musicale più estesa e cerca opere diverse dal sound mainstream che va per la maggiore in questi generi.
