APPARITION – Disgraced Emanations From A Tranquil State

Pubblicato il 12/03/2024 da
voto
8.0
  • Band: APPARITION
  • Durata: 00:38:11
  • Disponibile dal: 22/03/2024
  • Etichetta:
  • Profound Lore

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Il secondo album degli Apparition ci presenta una formazione ancora più esperta e matura rispetto al già convincente primo full-length “Feel”. Se due anni e mezzo fa gli statunitensi avevano favorevolmente impressionato per un death metal dai toni torvi, ma al contempo ricco di piccole finezze nelle quali i ragazzi provavano a coniugare certi stilemi classici del genere con alcune istanze più ardite e tecniche, con il nuovo “Disgraced Emanations From A Tranquil State” la band trova il modo di sottolineare ulteriormente un tocco progressivo di rara eleganza, introducendoci a un viaggio nel cuore di un death metal più sghembo e dilatato, al cui interno non mancano tuttavia momenti particolarmente possenti e qualche passaggio squisitamente groovy e accattivante. Queste ultime soluzioni erano già presenti nel debut e anzi costituivano il vero e proprio fulcro di alcuni brani, la cui ascendenza old school era la cifra più rilevante. In questo secondo capitolo, il gruppo ha però cercato di mescolare maggiormente le carte, senza comunque mettere in secondo piano il suo ormai tipico incedere possente: “Disgraced…” è un connubio di strumenti e visioni che si concretizza in uno stile tutto sommato particolare, a metà strada tra classicismo e avanguardia, con momenti che che sotto diversi aspetti possono ricordare l’operato più volutamente freddo e concettuale dei Disembowelment, alternati ad altri dall’indole più briosa e variopinta, con fugaci rintocchi jazzati e riff e armonizzazioni più simmetriche e ammalianti.
Vagamente sulla scia di certi Tomb Mold (anche se qui l’atmosfera generale resta più pesante e caliginosa), il quartetto californiano unisce e riequilibra tanti aspetti apparentemente antitetici: tradizione e ricercatezza, cerebralismo e sentimento, mettendo insieme una manciata di composizioni che spesso prediligono il midtempo per presentare tutte le proprie anime e sfaccettature, creando un’aria densa e talvolta astratta, che arriva anche a sfidare qualche convenzione del genere nel saltuario ma efficace uso dei synth.
Proprio com’era avvenuto sul debut album, gli Apparition possono poi vantare un invidiabile ingegno nel concatenare i riff: un pezzo come “Imminent Expanse of Silence and Not (or Not)” è un piccolo grande trattato su come utilizzare una vasta gamma di tecniche, contrappunti complessi, interventi solisti quasi schuldineriani e cambiamenti improvvisi di tonalità all’interno di un coerente sviluppo narrativo.
Come accennato, “Disgraced…” è tuttavia un disco un po’ più ricco e intraprendente di “Feel”: episodi piuttosto lunghi come “Paradoxysm” e “Circulacate” presentano infatti un approccio compositivo e realizzativo maggiormente progressivo e particolare, mirato alla ricerca di nuove potenzialità sonore per il gruppo. Addirittura, la succitata “Circulacate” si fa ricordare per un curioso omaggio a “Without God” dei Katatonia nel finale: non ci aspettavamo una parentesi melodica di quel tipo in un contesto come questo!
Si respira dunque una certa ambizione ascoltando il disco, ma tutto risulta comunque equilibrato e a fuoco: gli Apparition non lasciano intravedere alcun sentore di disomogeneità e, anzi, a prevalere è un senso di compiutezza e appagamento, dato all’ascoltatore dalla poliedricità e al contempo dall’attenta elaborazione dei brani. Un deciso passo in avanti per una formazione che d’ora in avanti difficilmente potrà venire ignorata.

TRACKLIST

  1. Asphyxcreation
  2. Imminent Expanse of Silence and Not (or Not)
  3. Paradoxysm
  4. Excruciating Refuge in Reoccurring Torment
  5. Inner Altitudes, Light Transference
  6. Circulacate
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