• Band: ARCADIA
• Durata:
• Disponibile dal: //2001

Ottimo esordio della band di Vercelli per NoBrain Records, già presenti sull’ottima compilation “Time To Move” prodotta dalla stessa etichetta con il brano “Shiver Vision”. Cyber metal da capogiro, forte di un lavoro di registrazione notevole, sono rimasto piacevolmente sorpreso nell’ascoltare questo notevole disco di debutto che dal primo impatto coinvolge e travolge come un onda d’urto. Sicuramente gli Arcadia sono fans devoti di Fear Factory e Strapping Young Lad (ma aggiungerei anche i Meshuggah, per la straordinaria padronanza tecnica), il songwriting risulta fortemente ispirato dalle matrici stilistiche che caratterizzano il sound di queste due bands: drumming serrato, rapide e marcate sequenze di doppia cassa e frullati di chitarroni low-tuned a volontà, una delizia per le orecchie di tutti i “cyber” fans e non solo. Buono anche il lavoro di programmazione dei campionamenti, forse un pò prevedibile in alcuni passaggi ma comunque efficace e d’impatto, senz’altro contribuisce a generare l’atmosfera cupa dal sapore post atomico che pervade l’intero album. Undici brani per un totale di circa quarantacinque minuti di dolore cibernetico, ho ascoltato e riascoltato decine di volte “Future Shock”, terza traccia del disco e primo video per la band, e sono giunto alla consclusione che è uno dei brani più convincenti e originali che abbia ascoltato in questi ultimi anni. Ottime anche la track d’apertura “Mind Control”, la successiva “Belief Machine” e la bellissima “Human Assault”. Sono certo che con un songwriting ancora più personale e incentrato maggiormente sull’impatto più che sull’atmosfera questi quattro ragazzi potrebbero farsi comodamente strada nel panorama internazionale e scalzare dal trono bands storiche che ormai da diversi anni continuano a sfornare dischi stanchi e poco ispirati, è il momento di lasciare spazio alle nuove leve e dedicare loro l’attenzione che meritano, come nel caso degli Arcadia, una promessa per il futuro della scena nu metal italiana.