ARCH ENEMY – Anthems Of Rebellion

Pubblicato il 01/09/2003 da
voto
7.0
  • Band: ARCH ENEMY
  • Durata: 00:50:00
  • Disponibile dal: 25/08/2003
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: Self

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Atteso in un modo semplicemente impensabile sino a solo un paio di anni fa, il nuovo album degli Arch Enemy non aprirà forse quegli accesissimi dibattiti che erano sorti in seguito alla pubblicazione del precedente “Wages Of Sin”, ma di sicuro terrà banco per un bel po’ tra le discussioni delle metalhead italici e non. Giunti al secondo disco con al microfono la provocante Angela Gossow, gli Arch Enemy non stravolgono quasi per nulla le coordinate, confezionando il disco forse più prevedibile della loro carriera. Questo non vuol dire affatto che “Anthems Of Rebellion” sia brutto, anzi, ma di sicuro vi basterà anche meno di un ascolto completo per rendervi conto che si tratta del naturale successore del disco precedente. Era ovvio che la band, dopo aver raggiunto così ampi consensi, avrebbe cercato di non disorientare troppo nuovi e vecchi fan e le sonorità del nuovo disco sono qui a dimostrarlo. Per sgombrare subito il campo da qualsiasi tipo di dubbio, chi scrive reputa “Anthems Of Rebellion” a tratti anche superiore a “Wages Of Sin”. Questo perché la produzione è migliore ed estremamente piena e inoltre le composizioni sono questa volta un poco più accattivanti ed aggressive. Certo, non quanto quelle dei primi tre irripetibili lavori (conoscete “Black Earth”, “Stigmata” e “Burning Bridges”, vero?) ma si tratta comunque di canzoni che, pur essendo tutt’altro che trascendentali, si rivelano pimpanti e piacevoli all’ascolto. Non concedono più grosse sorprese gli Arch Enemy, ora puntano tutto o quasi su melodia e linearità ma ciò non è per forza di cose un male, visto che tutti i pezzi, come si diceva, rimangono ancora abbastanza violenti e 100% metal. E’ palpabile la volontà della band di abbracciare una fetta di pubblico più ampia ma, per fortuna, al momento i nostri lo stanno facendo all’interno del nostro genere musicale preferito, senza chiamare in causa chissà quali diavolerie di dubbio gusto e utilità come invece e purtroppo stanno facendo tanti altri. Anche il tanto annunciato inserimento di vocals pulite e tastiere in alcuni pezzi si rivela solamente un timido accenno di sperimentazione (nel primo caso neanche troppo riuscito) che intacca di pochissimo il tipico trademark della band. Le tanto attese novità finiscono qui, quindi… solo più melodia e semplicità per la loro musica, nulla di più. Musica che oggi può essere definita esclusivamente heavy metal o heavy-thrash visto che i tecnicismi e i passaggi death metal degli esordi sono stati completamente eliminati. La cosa che ancora non convince resta la voce della Gossow, tremendamente monotona se paragonata a quella del suo illustrissimo predecessore Johan Liiva. Questa ragazza, grazie al suo aspetto, sta facendo la fortuna degli Arch Enemy in termini di immagine e pubblicità ma, dal punto di vista strettamente artistico, è quasi un’eresia affermare che abbia sostituito degnamente il vecchio singer! Per il resto i fratelli Amott si confermano ottimi songwriter e, pecche della cantante a parte, il lotto di brani lascia il segno in più di un’occasione, raggiungendo l’apice nel singolo “We Will Rise” ma anche nello straordinario midtempo “Leader Of The Rats” e nella sparatissima e quasi estrema “Despicable Heroes”. Non stupiscono ma divertono, i nuovi Arch Enemy, e per ora questo può bastare.

TRACKLIST

  1. Tear Down The Walls ( Intro )
  2. Silent Wars
  3. We Will Rise
  4. Dead Eyes See No Future
  5. Instinct
  6. Leader Of The Rats
  7. Exist To Exit
  8. Marching On A Dead End Road ( Instrumental )
  9. Despicable Heroes
  10. End Of The Line
  11. Dehumanization
  12. Anthem ( Instrumental )
  13. Saints And Sinner
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