7.0
- Band: ARCHITECTS
- Durata: 00:41:10
- Disponibile dal: 12/01/2009
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: EMI
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Giunti al loro terzo capitolo, gli inglesi Architects confermano di avere le carte in regola per far ancora parlare bene di sé. Il terzo album solitamente rappresenta un passo importante per le band, in genere questo è il disco che definisce in maniera più definitiva il sound di un gruppo. Gli Architects potevano lanciarsi sulla sperimentazione progressive oppure restare ancorati a sonorità tipicamente metalcore. I cinque inglesi hanno deciso di giocare sicuro, restando ancorati alla loro proposta di base che vede un sound abbastanza vicino ai Misery Signals, appesantito da ritmiche mosh e cadenzate, con qualche spunto mathcore non troppo cervellotico paragonabile a quello dei Sikth. Rispetto al passato diciamo prima di tutto che le linee vocali sono migliorate, le voci pulite ad esempio risultano ben inserite nelle tracce ed eseguite meglio, anche se a tratti peccano di scarsa originalità. Un notevole passo avanti invece lo notiamo nell’urlato del frontman Sam Carter che riesce ad essere molto efficace, specie negli stacchi cadenzati dove rimangono solo le sue urla e i piatti della batteria a riempire le orecchie dell’ascoltatore (vedi il singolo “Numbers Count For Nothing”). Nei vari momenti introspettivi presenti nella tracklist sembra di sentire certi Underoath, talvolta i Misery Signals e nel complesso raggiungono bene il loro scopo e sicuramente gli amanti di sonorità più decadenti ne godranno. Basterà ascoltare un paio di volte la title track o “In Elegance” per ritrovarvi a canticchiarne i ritornelli. Questo quintetto conferma di avere classe nel fare musica, ma delude un po’ le aspettative di chi attendeva da loro qualcosa di decisamente innovativo, probabilmente anche in virtù del genere suonato, in cui dire qualcosa di nuovo oggi è diventata un’ardua impresa. “Hollow Crown” è un disco piacevole, ben suonato e accessibile, con tinte di chiaroscuro affascinanti ed espressive, sfuriate hardcore e breakdown da slogare le spalle… Amanti del metalcore: non potete passare oltre con indifferenza!