5.0
- Band: ARCTIC FLAME
- Durata: 00:49:09
- Disponibile dal: 05/12/2008
- Etichetta:
- Pure Steel Records
- Distributore: Andromeda
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Secondo disco per gli americani Arctic Flame, heavy-power metal band nata nel 2001 per mano del batterista Mike Paradine. Il gruppo vanta un buon curriculum in termini di live performance, avendo aperto per grandi band quali Thin Lizzy, Helloween, Motorhead, W.A.S.P. e altri ancora. Sappiamo bene tutti però che questo non basta per meritarsi i favori dei fan e della critica ma che è indispensabile avere anche dei pezzi buoni. Purtroppo non è questo il caso e infatti il gruppo mostra più di un’incertezza a livello compositivo. Il sound classico del quintetto, influenzato ovviamente dal power americano, manca di idee degne di nota e appare in più occasioni non sufficientemente curato a livello di arrangiamenti e registrazione. Sul tutto pesa inoltre una durata media dei brani intorno ai sei minuti che ne accentua la monotonia. L’opener “The Unknown God” è ad esempio un brano costruito interamente sullo stesso tempo in doppia cassa continua, in cui la dinamica latita e le linee vocali appaiono piatte e inespressive. Non che il cantante Dave Lowe sia un cattivo vocalist, ma il problema risiede semmai in quello che canta. La successiva e più pacata “Blind Leads The Blind” contiene delle belle melodie ma anche in questo caso le linee vocali faticano a trasmettere qualcosa all’ascoltatore, e solo il ritornello riesce infine a spiccare. Dal punto di vista tecnico la band è discretamente dotata ma gli episodi di livello quantomeno sufficiente si riducono alla cadenzata e massiccia “Hammer Down”, alla titletrack tra Maiden e Slough Feg, e alla conclusiva “Shadow Of A a Broken Man”, brano che nella prima parte potrebbe lasciar pensare ad una ballad ma che sfocia invece in una bella cavalcata dai toni epici, dove tutto sembra funzionare al meglio. Tre pezzi sono però troppo pochi per consentire a questo “Declaration” di raggiungere la sufficienza, segno che gli Arctic Flame non hanno ancora le carte per emergere dall’agguerrita scena underground.