7.5
- Band: ARCTIC MONKEYS
- Durata: 00:38:10
- Disponibile dal: //2007
- Etichetta:
- Distributore: Self
Un incalzante giro di fusti apre l’ultima sfornata del giovanissimo quartetto di Sheffield. CD che apparentemente sembra ricalcare a pieno le caratteristiche del precedente “Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not” ma che, una volta scoperto più in profondità, dà dimostrazione di quanto la band sia in grado di lavorare su registri decisamente più melodici delle loro precedenti produzioni. Dopo una cinquina di brani atti a ripercorrere la loro essenza funky-rock, ecco infatti arrivare “Only Ones Who Know”, intensa e delicata ballata acustica in grado di smorzare le ritmiche frenetiche a cui gli Arctic Monkeys ci hanno sempre abituato. Anche la successiva “Do Me A Favour”, accompagnata da una sezione ritmica vagamente tribale, se la gioca sull’originalità e sulla melodia, componendo così una ballata incalzante e dai toni psichedelici che esplode nel finale. Brani come “Brainstorm”, “Teddy Picker”, “Balaclava”, “The Bad Things” e “Old Yellow Bricks” confermano invece il lato energico della band con azzeccati ritornelli, arrangiamenti degni di menzione, una sezione ritmica che fà ‘colla’ con una naturalezza spiazzante e parti vocali di stile. “If You Were There” tocca decisamente lo stoner con ottimi risultati, mentre la conclusiva “505” è una cavalcata melodica scritta unicamente su due accordi, ma che, minuto dopo minuto, si rigonfia esplodendo in un finale insolito ma decisamente affascinante, tanto da risultare il migliore capitolo dell’intero album. C’è da dire che stavolta gli Arctic Monkeys si salvano in corner, per il prossimo album infatti c’è decisamente bisogno di un cambio di rotta, qualcosa che li porti a rinnovarsi; ma l’aggiunta di brani melodici e la netta dimostrazione di un miglioramento compositivo rispetto al loro precedente lavoro basta ed avanza per regalare un ottimo voto a questo “Favorite Worst Nightmare”.