7.5
- Band: ARDOURS
- Durata: 00:41:00
- Disponibile dal: 09/08/2019
- Etichetta:
- Frontiers
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Gli Ardours sono un progetto formatosi nel 2015, che vede adesso la pubblicazione dell’album di debutto, intitolato “Last Place On Earth”. Cominciamo col dire che gli artefici che si celano dietro questo moniker sono principalmente Mariangela Demurtas e Kris Laurent: la prima, è ben nota per essere la cantante dei Tristania, mentre il secondo, secondo le nostre ricostruzioni, dovrebbe essere lo stesso polistrumentista/songwriter/produttore del progetto rock/horror The Providence, ovvero Cristian o Chris Scarponi, talvolta comparso in passato anche come Dick Laurent, che abbiamo visto all’opera nei Cadaveria o in altri gruppi come Calvary, Orcrist, Tears Of Christ, ecc.. Insieme a loro, Mariangela è riuscita a coinvolgere un suo compagno nei Tristania, Tarald Lie, che si è occupato di suonare la batteria e di scrivere alcuni testi. Fatta questa premessa, potete in realtà dimenticare il background dei protagonisti ora citati, perche quello degli Ardours è un progetto totalmente nuovo, che cerca di percorrere strade diverse rispetto ai trascorsi dei musicisti coinvolti: c’è qualcosa di gothic, ma in quella che è se vogliamo una sorta di evoluzione o ramificazione del classico gothic metal nordeuropeo, spesso definita come alternative gothic, per descrivere comunque un genere dove, accanto a riff metal, c’è un approccio molto più catchy, con influenze mutuate dal pop rock ottantiano ma con un sound fresco e moderno, con un po’ di elettronica e un pizzico di dark wave, senza trascurare una sottile vena malinconica. Queste sono grosso modo le direttrici stilistiche su cui si muovono gli Ardours che, pur affondando di fatto le proprie radici nella Sardegna, di fatto presentano invece un sound molto nordeuropeo.
“Last Place On Earth” tutto sommato non inventa nulla di particolare, però nel suo genere riesce ad essere assolutamente convincente grazie, in primis, all’ottimo lavoro svolto da Kris sotto tutti gli aspetti: composizione, performance, produzione, arrangiamenti. Da un’altra parte, siamo sinceri, non ci sarebbe dispiaciuto ascoltare Mariangela fuori dai Tristania cimentarsi in sonorità con qualche influenza più mediterranea, che le avrebbero consentito probabilmente di trasmettere un po’ più di calore con la sua voce, ma poco importa, perchè in effetti dimostra di trovarsi pienamente a proprio agio in questo tipo di proposta degli Ardours. Una prova dunque assolutamente convincente, che conferma come la singer sarda sotto questo profilo non possa temere confronti con nessuno.
In generale, com’è a questo punto facilmente intuibile, i brani tendono ad essere molto diretti ed orecchiabili e si mettono in evidenza alcune tracce di grande impatto come la title-track, “Design”, “The Mist” e soprattutto “Last Moment”. Un disco dunque gradevole, che segna senz’altro un buon debutto, davvero ben curato e realizzato con grande professionalità, per questo nuovo accattivante progetto.